|
28 giugno
2003 / anno XI
numero 24
|
|
|
politica (*) |
economia (*) |
giustizia (*) |
media
|
sanità (*) |
|
|
QUANDO
NEL MAGGIO 2000
l'ex ministro Paolo
Cirino Pomicino,
con lo pseudonimo di
Geronimo, pubblicò
con Mondadori 'Strettamente
riservato' diversi giornalisti
scrissero che se non
c'erano repliche ad
attacchi feroci e accuse
pesantissime evidentemente
il libro aveva la forza
della verità.
Tra i giornalisti napoletani
che sposarono questa
tesi ci furono l'inviato
del Mattino Enzo
Ciaccio e Alfonso
Ruffo, editore e
direttore del Denaro,
|
allora settimanale.
Il 23 giugno 2000,
nelle pagine di
cronaca di Napoli,
Ciaccio firmò
un articolo
intitolato 'La
verità
di Geronimo che
nessuno smentisce'.
A proposito dello
scenario disegnato
|

Gambescia, Ruffo,
Demarco, Sangiuliano,
Pomicino e Vicinanza
|
|
da Pomicino nel libro,
l'inviato del Mattino
aprì il servizio
con una domanda: "Fu
legittimo disegno politico,
fu complotto ordito nell'ombra
o che altro fu ancora?"
E lo chiuse con un post
scriptum: "Finora
nessuna smentita ai fatti
narrati nel libro. Eppure
è in vetta alle
vendite. Dunque, è
stato letto da tanti.
Come si spiega questo
silenzio?"
Sul settimanale di Ruffo,
il 22 luglio 2000, Claudio
D'Aquino parlò
di 'Strettamente riservato'
come di un caso editoriale
con sette edizioni e quarantamila
copie vendute in due mesi.
Nell'articolo, intitolato
'I silenzi ingombranti
della sinistra', D'Aquino
scrisse: "Geronimo
rievoca documenti e vicende
scottanti, propone rivelazioni
inedite, racconta incontri
segreti, colpi bassi e
mosse a sorpresa, retroscena
della politica locale
e nazionale senza che
i personaggi chiamati
in causa abbiano mai sentito
il dovere (o la forza)
di ribattere, replicare,
smentire".
Alla presentazione del
volume a Napoli (il 22
giugno 2000 all'hotel
Vesuvio) parteciparono
i responsabili dei più
importanti quotidiani
della città. Dialogarono
con Pomicino il direttore
del Mattino Paolo Gambescia,
il responsabile di Repubblica
Napoli Luigi Vicinanza,
il |

Carlo De Benedetti
e Giuseppe De Tullio |
direttore del Corriere
del Mezzogiorno
Marco Demarco
e anche i direttori
del Roma e del Denaro,
Gennaro Sangiuliano
e Alfonso Ruffo;
il dibattito fu
coordinato da Ermanno
Corsi.
A luglio vennero
presentate le prime
richieste di risarcimento,
poi il libro fu
|
|
sommerso da una grandinata
di citazioni per danni,
ma la questione era ormai
uscita dal cono d'attenzione
dei giornali.
Ora cominciano ad arrivare
le decisioni della magistratura.
Tra le primissime c'è
la sentenza
firmata il 2 maggio
(e depositata in cancelleria
il 5 giugno) dal giudice
Giuseppe De Tullio,
della prima sezione civile
del tribunale di Napoli,
nella causa promossa dal
pubblico ministero della
procura di Milano Ilda
Boccassini, assistita
dagli avvocati Salvatore
e Nicola Morvillo
del foro di Milano e dal
professore Valerio
Tozzi di Napoli.
Con una citazione presentata
il 7 luglio 2000, il pm
chiese un risarcimento
danni di mezzo miliardo
di lire da devolvere al
reparto di cardiopatia
infantile dell'ospedale
di Palermo.
In 'Strettamente riservato'
Pomicino dedica al pubblico
ministero tre pagine al
vetriolo, in cui, tra
l'altro, ipotizza manovre
della procura di Milano,
e in particolare della
Boccassini, per tenere
fuori dalle indagini l'editore
di Repubblica Carlo
De Benedetti (il capitoletto
ha un titolo chiarissimo:
"Se mi chiama parlerò
dell'Ingegnere" E
Ilda non mi chiamò
più).
Del capitoletto il settimanale
Panorama del 25 maggio
2000 riporta ampi stralci
in un servizio intitolato
"Così Ilda
la Rossa cadde nell'agguato
di Geronimo", preceduto
dall'occhiello: "Rivelazioni
/ In un libro quello che
nessuno ha mai raccontato
su Prima e Seconda Repubblica".
Pronunciandosi sul libro
e sull'articolo di Panorama
(l'editore è sempre
Mondadori), De Tullio
ha condannato 'in solido'
Pomicino (difeso dagli
|
avvocati Ernesto
Cesaro e Salvatore
Pescatore),
l'allora direttore
di Panorama Roberto
Briglia e la
Arnoldo Mondadori
spa (entrambi assistiti
dal professore Settimio
Di Salvo di
Napoli, dagli avvocati
Fabio |

Ernesto Cesaro,
Settimio Di Salvo
e Valerio Tozzi
|
|
Lepri e Romano
Vaccarella di Roma
e Achille Saletti di
Milano) a pagare 40mila
euro di risarcimento alla
Boccassini e circa cinquemila
euro di spese legali.
Il giudice ha inoltre
ordinato la pubblicazione
in un giorno feriale di
un estratto della sentenza,
a spese di Pomicino, Briglia
e Mondadori, sul settimanale
Panorama e sul quotidiano
La Repubblica, entro "sessanta
giorni dal passaggio in
giudicato della presente
sentenza". |
|
|
|
|
|
|
Da
internet in
libreria
|
|
|
Papere
e papaveri |
|
"Un
libro assolutamente
irresistibile,
che fornisce un
quadro agghiacciante
dell'attuale giornalismo
napoletano. Con
un umorismo genuino
e debitamente
feroce. Sono fiero
di non figurare
nell'indice dei
nomi". |
Antonio
Ghirelli
|
|
Papere
e papaveri può
essere acquistato
nelle librerie
napoletane o,
via internet,
contattando:
Loffredo - loffredo@rinascita.it
(tel. 081-5783534/5781521)
Libreria Scientifica
Editrice - pisanti@netgroup.it
(tel. 081-55527105)
Ziccardi - libreriaziccardi@tin.it
(tel. 081-5799113) |
|
|
|
|
|
|
|