Caro direttore di Iustitia,
magari una telefonata ti chiariva il quadro della situazione. Posso naturalmente rispondere solo per Agi e la mia valutazione del caso può essere criticata ma è valida quanto quella di ogni altro cronista.
La notizia della causa intentata da Centoautori a Maurizio De Giovanni io l’ho trovata sui giornali, non sono stata informata della possibilità di partecipare a una conferenza stampa e ho ricevuto materiali inerenti l’argomento solo in tardo pomeriggio e dopo una telefonata di Nico Pirozzi (responsabile comunicazione della casa editrice CentoAutori, ndr) al quale ho già esposto le considerazioni che leggerai di seguito, e che poi si è adoprato per farmi mandare del materiale ancora più tardi. Come agenzia dovrei anticipare le notizie ai miei abbonati, che, ricordo, sono in prevalenza addetti ai lavori che hanno già letto la loro ‘mazzetta’ di quotidiani e periodici; in alternativa, posso dare notizie già comparse in altri media, citandoli, ma dandole in maniera più approfondita e dettagliata. In questo caso arrivavo uno o due giorni dopo quotidiani locali e nazionali e senza ulteriori dettagli. Di fatto non svolgevo il servizio che ci viene richiesto.  
Nel tempo ho già dimostrato di non temere nulla (magari avrai notato che sono stata in tempi non sospetti tra le prime a riportare condanne per plagio a Saviano oppure a riferire di presidenti del Consiglio dei ministri o della Regione indagati). Avrei dato questa notizia esattamente come faccio con molte altre ogni giorno, tutte quelle che posso valutare, capire, approfondire, validare attraverso conferme e documenti. Cordiali saluti

Lucia Licciardi

Ringrazio Lucia Licciardi per la lettera. Aggiungo soltanto che prima della conferenza stampa tenuta nella mattinata del 15 dicembre da Pietro Valente, patron della CentoAutori, la notizia della citazione nei confronti di De Giovanni per violazione del copyright era stata pubblicata soltanto da Iustitia il 13 dicembre e dal Fatto Quotidiano il 15 dicembre che aveva dedicato alla vicenda quattro righe quattro.