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Ordine, sospesi 6mila
giornalisti senza pec
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DOPO OLTRE UN decennio di gestione stancamente routinaria l’Ordine dei giornalisti della Campania sembra volere imboccare strade nuove lavorando lungo tre direttrici. La prima. Il 23 giugno il consiglio dell’Ordine (presidente, dal 2007, Ottavio Lucarelli, vice Domenico Falco, segretario Titti Improta, tesoriere Salvatore Campitiello) ha deciso la sospensione di 2940 pubblicisti perché, nonostante le sollecitazioni e le diffide, non si sono dotati della pec, la posta elettronica certificata. Ovviamente se i sospesi dovessero mettersi in
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regola verranno reinseriti negli albi. L’agenzia Ansa ha lanciato la notizia e vari media l’hanno ripresa, e tra questi il Mattino.
La prossima riunione del consiglio è fissata per il 15 luglio e in quella occasione è annunciata la sospensione di altri |
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Salvatore Campitiello e Titti Improta |
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tremila giornalisti, questa volta pubblicisti ma anche professionisti. A giugno gli iscritti all'Ordine Campano sono circa 12mila; con il taglio di seimila iscritti gli albi campani comincerebbero ad avvicinarsi a una dimensione più realistica perché chi conosce la rete dell’informazione regionale, debole e rada, sa che molti degli iscritti sono tarocchi.
La seconda direttrice riguarda il numero elevatissimo di morosi e anche in questo caso dovrebbe esserci a breve il taglio di duemila giornalisti che da anni non pagano le quote annuali di iscrizione obbligatorie per legge. Va detto che gran parte dei morosi sono anche ‘no pec’.
Il terzo campo di lavoro è la revisione degli albi. La legge istituiva assegna agli Ordini due compiti: essere il 'tribunale' che vigila sulla deontologia degli iscritti e garantire la tenuta degli albi che devono essere controllati con cadenza biennale, passando con la lente di ingrandimento chi non ha ancora raggiunto i quindici anni di iscrizione. In Campania si è persa memoria dell’ultima revisione che risalirà al millennio scorso. In questa consiliatura chi si è speso molto sui tre fronti, ma soprattutto sul terzo, è Gerardo Ausiello, capo cronista del Mattino e
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unico esponente della opposizione. È stato così messo all’ordine del giorno l’esame di una prima tranche di milleduecento iscritti.
Intanto il consiglio di disciplina nazionale, presieduto da Elio Donno, ha respinto, a distanza di sette mesi |
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dalla presentazione, il ricorso inoltrato il 16 novembre 2021 da ventotto giornalisti campani (tra questi i parlamentari Gigi Casciello e Sandro Ruotolo), ai quali nell’ottobre scorso è stato impedito di votare pur avendo da tempo attivato la pec. Per ora non sono note le motivazioni.
La bocciatura era prevedibile perché l’accoglimento del ricorso avrebbe fatto saltare di sicuro il consiglio dell’Ordine campano e compromesso anche il consiglio nazionale. Ai ricorrenti resta ora soltanto la strada della magistratura ordinaria. |
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