Fanpage, dal 3 maggio
il direttore è Cancellato

DAL 30 APRILE Francesco Piccinini lascia la direzione del giornale on line Fanpage che ha guidato per otto anni. Napoletano, quaranta anni da compiere a luglio, pubblicista dal giugno 2013, Piccinini è stato un protagonista dello straordinario successo del quotidiano on line, registrato al tribunale di Napoli nel luglio del 2011 (si avvia a festeggiare i dieci anni di vita) e operativo nel giro di pochi mesi, che ha conquistato

rapidamente posizioni di vertice nelle classifiche nazionali.
Fanpage -
scrive l’editore in un comunicatoè stabilmente in cima alla classifica dei giornali più letti d’Italia, tra i primi media nazionali con 150 milioni di

Sacha Biazzo e Adriano Biondi

interazioni social nel 2020 e nello stesso anno ha superato il miliardo in visualizzazioni video, secondo i dati Audiweb e Comscore”.
In redazione c’è fiducia perché il giornale è in salute ma anche la consapevolezza che l’uscita del direttore storico è una perdita. “Con Piccinini – dice uno dei cronisti con maggiore anzianità – va via una guida sicura, esperta e creativa, che ci ha dato una testa e una coda e ci ha dotati di una visione larga consentendoci di diventare un giornale importante per ascolti e per organico. Senza contare il fatturato che ci ha permesso di chiudere il bilancio 2019 con tre milioni di utile”.
Ma perché Piccinini lascia la direzione e dove va? L’editore, la società ‘Ciao People srl’ che ha come fondatore, socio di maggioranza e amministratore delegato Gianluca Cozzolino, assicura che “resterà all’interno del gruppo editoriale per guidare un nuovo progetto”. Del progetto i contorni non sono ancora nitidi ma si dovrebbe trattare di una società di video produzione per la realizzazione di docuserie tipo ‘SanPa’ destinate al mercato dello streaming.
La direzione del quotidiano dal 3 maggio verrà affidato al quarantunenne Francesco Cancellato, mentre diventa condirettore Adriano Biondi che

Gennaro Duello e Andrea Parrella

ha finora ricoperto l’incarico di condirettore e redattore capo titolare dell’area politica.
L’organico, molto cresciuto negli ultimi tre anni, conta oggi quarantuno unità (e una trentina di collaboratori) distribuite su tre sedi: a Napoli, a via Generale

Orsini, c’è la sede centrale e il nucleo più folto di redattori, a Roma e a Milano, che è stata fino ad oggi la base di Cancellato per il suo ruolo costretto ora a muoversi tra le tre città. All’orizzonte ci sono nuovi arrivi ma la società d’intesa con il comitato di redazione (il ‘milanese’ Sacha Biazzo e i ‘napoletani’ Gennaro Duello e Andrea Parrella), il sindacato regionale e la Federazione della stampa dovrà prima sciogliere il nodo Uspi perché dieci giornalisti hanno il contratto Fnsi mentre gli altri sono stati assunti con il contratto Uspi decisamente depotenziato rispetto al primo. Ora che la Federazione della stampa ha disdetto l’accordo Uspi si cercherà di traghettare tutti verso il contratto Fnsi.