Iannuccilli-Torino,
rinvio all’8 febbraio

I PROCESSI PER le cause di lavoro devono essere “improntati alla celerità e alla oralità”: lo stabilisce la legge numero 533 del 1973.
Purtroppo da decenni non funziona così. Un esempio? Il giudizio promosso dalla giornalista Alessandra Iannuccilli contro l’editore di Canale 21 Paolo Torino perché è stata allontanata senza nessuna

motivazione dalla redazione nella quale lavorava da dieci anni come cronista e conduttrice del telegiornale.
Napoletana, cinquanta anni da compiere in questi giorni, pubblicista da oltre trenta, la giornalista, assistita

Alessandra Iannuccilli e Paolo Torino

dagli avvocati Giuseppe Marziale e Patrizia Totaro, ha citato in giudizio Torino, difeso dallo studio del legale Alessandro Limatola.
La causa era stata assegnata al magistrato Matilde Dell’Erario ma alla prima udienza, tenuta il 29 giugno scorso, viene sostituita dal giudice Manuela Fontana che dispone un rinvio al 16 novembre.
Alla nuova udienza altro colpo di scena: la titolare del processo è di nuovo cambiata, ora se ne occupa Marta Correggia che decide di rinviare tutti i quindici giudizi in calendario a varie date del 2022. Iannuccilli e il suo editore si incontreranno il prossimo 8 febbraio.