Il milanese San Nazzaro

Gentile direttore,
giusta l'osservazione  del "collinare" Capodanno sullo svarione di Cristina Zagaria su Repubblica del 28 marzo. Ma va colmata quale lacuna. San Nazzaro (con due "Z") esiste, eccome! Se è vero che il Sannio sembra destinato a perdere la sua dignità di provincia, San Nazzaro rivendica la sua identità tra i santi sanniti (San Nicola Manfredi, San Angelo a Cupolo, San Martino Sannita e San Giorgio del Sannio), tanto istituzionalmente cari al Sannio da farne un'Unione di Comuni. E, sempre per precisare il puntuale Capodanno (non me ne voglia, per carità...) il San Nazzaro (con due "Z") scavalca l'agiografia regionale, radicandosi nelle valli piemontesi, con un San Nazzaro Sesia in provincia di Novara.
Dal martiriologio le brave, puntuali ed embedded Borzillo & Scarici potranno delucidarci che Nazzaro (o Nazario, dall'ebraico "consacrato a Dio) è un martire del I secolo, commemorato il 28 luglio con San Celso (suo discepolo, da non confondere con l'omonimo filosofo avversario del cristianesimo, né tanto meno con la cilentana frazione di Pollica). L'origine del nome del Comune di San Nazzaro deriva sicuramente dal trasferimento del culto del santo in questa località ad opera dei Longobardi. 
Della vita di San Nazzaro si sa poco. Di origine milanese, figlio di Africano, pagano, e di Perpetua, cristiana. Accusato dall'Imperatore fuggì a Nizza dove gli fu affidato il giovane Celso. Il giudice Tommaso su ordine di Nerone condanna Nazzaro e Celso a essere gettati in mare perché cristiani. Si salvano dall'annegamento. In seguito si recarono a Treviri, dove, non incontrando Karl Marx che era in ritardo di qualche millennio, furono arrestati. Il prefetto Anolino condanna al supplizio i due santi, che subirono il martirio con la decapitazione. I due santi furono uccisi fuori Porta Romana.
Se proprio vogliamo andare per il sottile (cosa non più di moda nelle redazioni), Sannazzaro (tutto attaccato e con due "Z") era una potente famiglia della bassa Lomellina: l'origine del nome ("di quelli da santo Nazzaro di Pavia" menzionati da Dante nel Convivio) proviene quasi certamente da Sannazzaro de' Burgondi, nell'OltrePò Pavese, oggi comune confinante con Valenza, dove si trovano i più antichi feudi noti della famiglia. Da un ramo della famiglia trasferitosi a Napoli nacque il poeta Jacopo Sannazaro (con una sola "Z"). Come vedete, tutto torna. Ma diamo a Jacopo ciò che è di Jacopo, e a San Nazzaro ciò che è del Santo. Per il prossimo Capodanno, un ripasso di storia, geografia e agiografia. Cordialità

Massimo della Pena

(*) Da www.wikipedia.org
 
Gennaro Capodanno
Cristina Zagaria
Karl Marx (*)
Jacopo Sannazaro (*)
Dante Alighieri (*)