Rai Na, la gestione
caotica delle troupe

CIRCOLA, IN QUESTE settimane, sui telefonini dei titolari delle troupe d'appalto che lavorano con la Rai di Napoli, una foto nella quale si vede un ragazzo, minorenne, reggere un microfono a un operatore che presumibilmente è un parente stretto, durante un'intervista al deputato Nicola Fratoianni. Una bruttissima faccenda sulla quale, pare, stiano già indagando gli organi deputati di viale Mazzini.
La foto in questione è la plastica dimostrazione che la gestione delle 27 troupe accreditate, affidata a Oreste Lo Pomo (capo dei giornalisti

napoletani), Guido Pocobelli Ragosta (segretario di redazione) e Anna Maria Piccone (responsabile dell’ufficio di produzione), fa acqua da tutte le parti.
In gergo tecnico

Oreste Lo Pomo e Guido Pocobelli Ragosta

quella fotografata si chiama troupe leggera col solo operatore al quale dal neo capo del politico, Pocobelli, appunto, vengono commissionate più interviste ai politici o ai protagonisti del servizio. Una maniera per risparmiare, costa solo 150 euro, e per farsi belli con i dirigenti; peccato che, poi, non avendo tre mani l'operatore di turno sia costretto a ricorrere a un terzo, ovviamente non contrattualizzato per portare a casa la troupe a un prezzo da concorrenza sleale, non degno di un'azienda di Stato.
Eppure il budget per gli appalti non è esiguo: 600mila euro per il tg più 100 mila per Mezzogiorno Italia, più le troupe pagate dalle testate e le immagini regalate. Le troupe, selezionate senza alcun controllo successivo, sono appunto 27. Dovrebbero, da capitolato, avere almeno un dipendente con contratto a tempo indeterminato, un'auto aziendale di colore a scelta bianco, grigio o blu che va cambiata ogni sette anni, in perfetto stato di servizio. Dovrebbero avere telecamere Sony con numeri di matricola, ovviamente, depositati all'atto del contratto, ma in questo caso la Rai si accontenta di un'autocertificazione la cui veridicità non viene accertata. L'ufficio acquisti ritiene non sia di sua competenza, idem

Nicola Fratoianni

per la triade Lo Pomo Pocobelli Piccone che si limita, quando arrivano segnalazioni come quelle della foto, a mandare tutto a Roma. Con questo andazzo le dieci troupe che

rispettano il capitolato subiscono la concorrenza sleale delle altre 17 che usano free lance, auto personali, telecamere non a norma.
Ma ai tre moschettieri di via Marconi questo non interessa, anzi se le troupe regolari lavorano, come è giusto che sia, più di quelle improvvisate e fuori capitolato, vengono fermate per far lavorare i fuorilegge. Per la cronaca: la foto si riferisce a un free lance che lavora a contratto per una delle 17 troupe contestate più di una volta dagli impiegati dell'ufficio produzione. Finora, senza alcun esito.

Gualtiero Navarra