Gentile Direttore,
su Iustitia del 25 giugno Monteiro Rossi, Devoto Oli alla mano, dà una corretta definizione dell’ossimoro. Afferma, poi, che però “il titolo (del Roma, “Regione, auto svendute a prezzi stracciati”) non rientra evidentemente in questa categoria di figure logiche del nostro idioma”.
Ma allora perché ce lo dice? Bastava: “il titolo denota l’insopprimibile necessità di puntare il dito…”. E invece no: al Roma, pur di parlar male di Bassolino, si vuol “litigare con la logica dell’italiano”.
Viene il sospetto che il dizionario sia stato consultato soltanto fino alla lettera “o”: “Regione, auto svendute a prezzi stracciati” è un pleonasmo o una ridondanza, forme usate per rendere chiaro o enfatizzare un concetto.
Grazie,
|
Ringraziamo Maurizio Fabozzi per la sua lettera.
È forse un po’ riduttivo parlare di ‘pleonasmo’ o ‘ridondanza’, ma il punto di maggiore interesse mi sembra un altro: perché a un lettore che segnala un errore sulla prima pagina del Roma non risponde un giornalista (il direttore Antonio Sasso, il numero due Roberto Paolo, il capo cronista Rodrigo Rodriguez, il redattore responsabile della ‘ridondanza’), ma replica il direttore generale del quotidiano? |