F. Martusciello presenta
una denuncia vs Albamonte

IL COORDINATORE napoletano di Forza Italia Fulvio Martusciello ha annunciato la presentazione di un esposto alla procura della Repubblica per i festeggiamenti tenuti nella sala giunta di Palazzo San Giacomo alla presenza di Gaetano Manfredi e di diversi assessori. L’occasione per i brindisi era il compleanno di Stefano Albamonte, assunto ad aprile come staffista dal sindaco alla Città Metropolitana, quindi in quelle stanze “un privato cittadino”.
La denuncia era stata in qualche modo anticipata da Martusciello in una dichiarazione rilasciata il 15 aprile al cronista del Mattino Luigi Roano:

Festeggiare il compleanno nelle sale del Comune. Usare quelle sale senza avere alcun titolo fa materializzare senza alcun dubbio un peculato d’uso”. Albamonte è anche al centro di un

Fulvio Martusciello e Maria Muscarà

esposto al Consiglio di disciplina della Campania firmato da cinque giornalisti (Renato Cavallo, Giancarlo Palombi, Giuseppe Porzio, Gianmaria Roberti e Antonio Scolamiero) per segnalare i suoi comportamenti non ortodossi, in particolare la sua attività sui social che ha spinto Twitter a sospenderlo in modo permanente dal marzo 2022 “per avere violato le regole dello stesso contro abusi e molestie”.
Dopo la pubblicazione su Iustitia dell’esposto dei giornalisti e della denuncia del Mattino per l’utilizzo senza alcun titolo delle stanze del Comune ci sono stati molti commenti sui social. Tra questi va segnalato un fitto scambio su Facebook tra l’ex dirigente della Cgil campana Ciro Crescentini e la consigliera regionale Maria Muscarà, nata come Movimento 5 Stelle e da gennaio passata al gruppo misto. E la consigliera si domanda: “ma se ha preso il tesserino nel 2016 come mai lavorava in e per il consiglio nel 2015?” Per poi aggiungere: “in molti abbiamo subito le sue molestie”.
Iustitia ha chiesto alla consigliera regionale di chiarire le molestie subite. “Nel 2015 - ricorda Maria Muscarà – ero al mio primo anno alla Regione. Come tanti altri mi guardavo in giro per cominciare a

Stefano Albamonte e Gaetano Manfredi

conoscere chi ci stava intorno e c’era questo signore che con fare sprezzante e aggressivo cercava di intervistare consiglieri e assessori. Non gradivo questi comportamenti e

non rilasciavo dichiarazioni. Mi trovai così al centro di una serie di richieste pressanti che mi arrivavano da diversi account, sempre risalenti a lui. Decisi di bannarlo, ma non fu sufficiente perché l’assedio continuò persino in ascensore, sempre con comportamenti molesti. Alla fine presentai una segnalazione alla presidenza del consiglio regionale e al presidente dell’Ordine Ottavio Lucarelli per sapere come mai una persona non iscritta all’Ordine circolasse come giornalista in consiglio ma non ho mai ricevuto risposta. So però che l’anno successivo la sua situazione di abusivo venne sanata dall’Ordine”.