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di ferragosto |
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'IN FUGA DA Ischia le super barche dei vip a causa di multe da 40mila euro': il 17 agosto il Mattino lancia la notizia segnalata da un corrispondente dall’isola, Massimo Zivelli.
Nelle mani esperte dei deskisti del giornale la notizia monta e dilaga, con titoli sul dorso nazionale, sul dorso cronaca e servizi che occupano due pagine. Vediamo nel dettaglio: c’è un titolo forte in prima pagina: “Yatch, maxi-multe a Ischia / in fuga anche Abramovich”; nella copertina del dorso cronaca, |
sotto una foto alta 16 centimetri, si ribadisce: “Ischia, multe record ai mega-yatch / vip in fuga e i sindaci protestano”. All’interno l’inchiesta occupa per intero la seconda e la terza pagina . Il primo titolo è: “Multati e danneggiati / yatch in fuga da Ischia”; e il |

Leonardo Di Caprio (*) e Riccardo Strada |
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catenaccio: “Panfili in area protetta, verbali da 40mila euro / Disdette 50 prenotazioni, l’addio di Abramovich”. La terza pagina è dedicata ad altri tre servizi, con interviste al broker Massimo Luise e al sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino, condite da un box, un colonnino e tre sommarioni con foto.
La denuncia è chiara: all’interno del ‘Regno di Nettuno’, il parco marino che comprende le isole di Ischia, Procida e Vivara, ci sarebbero controlli troppo severi, con “verbali da 40mila euro”, da parte della guardia costiera sui maxi yatchs che solcano le acque intorno all’isola. E così gli Abramovich scappano. Certo, le forze dell’ordine fanno soltanto rispettare la legge, ma fino a che punto la legge va rispettata se così si danneggiano le attività turistiche e commerciali? E per dire una parola definitiva sulla questione cosa c’è di meglio che sentire un Verde? Viene perciò intervistato il tuttologo Francesco Borrelli, giornalista professionista con un praticantato conquistato a Lamezia Terme, addetto stampa del sindaco di San Giorgio a Cremano: “Ritengo che siamo di fronte a iniziative velleitarie e inutili”. E giù con un attacco durissimo a Riccardo Strada, da un anno direttore del Regno di Nettuno.
Il giorno successivo i lettori attendevano il seguito dell’inchiesta sul rispetto della legge che va bene, ma in alcuni casi va sospeso (una querelle che da un mese sta appassionando l’intero Paese), ma sono rimasti delusi. La ‘denuncia’ |

Roman Abramovich (*) e Giosi Ferrandino
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è scomparsa dalla prima pagina e nella copertina della cronaca occupa un piede modesto, schiacciato tra due pubblicità: “Multe agli yatch? Ci spiace per i vip ma è la legge”. È il titolo di un’intervista al direttore del regno di Nettuno firmata |
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dal procidano Domenico Ambrosino. Al giornalista Strada chiarisce: “Nel regolamento delle attività riguardanti l’area marina protetta, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 21 maggio 2008, viene proibito l’ancoraggio e l’ormeggio dei natanti”.
Massimo Zivelli però non demorde e pubblica un servizio aperto da un titolo a tutta pagina: “Ultimatum da Ischia: basta multe ai panfili”. L’articolo merita di essere letto perché, tra l'altro, racconta gli sgarbi che avrebbe subito dalla guardia costiera l’equipaggio del ‘Wawe runner’, lo yatch di 42 metri di Leonardo Di Caprio. “L’attore del Titanic – scrive Zivelli - non è stato a Ischia, ma in tanti sono pronti a giurare che era a bordo. E sarebbe stato l’attore americano a ordinare di levare l’ancora”.
Accanto ai racconti di chi è “pronto a giurare”, c’è anche una notizia. Le multe comminate dalla guardia costiera sono soltanto due: una al ‘Wawe runner’ dell’importo di 220 euro, la seconda al ‘Two ladies’, un’imbarcazione di 47 metri, di 330 euro, per un totale di 89 metri di lunghezza e 550 euro di multa.
C'è allora da domandarsi: che fine hanno fatto “le multe record” e i “verbali da 40mila euro” del giorno precedente?
Qualcuno, dal direttore al capo cronista del Mattino, dovrebbe chiedere scusa ai lettori, interrogarsi su come vengono selezionate le notizie e montati i servizi e rispondere all’interrogativo del direttore del Regno di Nettuno: “Questo temporale che adesso si scatena non capisco da che cosa origina”. |
(*) Da www.wikipedia.org |
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