Coordinamento dei giornalisti precari della Campania

In questi giorni hai letto e leggerai mail di candidati all’Ordine dei Giornalisti improvvisamente preoccupati per la professione, per i giovani precari, per lo stato di salute delle aziende editoriali. Ma tutta questa gente negli ultimi anni dov’era?
Il Coordinamento giornalisti precari della Campania può dimostrarti dov’era in questi anni. Ascoltavamo e supportavamo i colleghi meno fortunati: professionisti e pubblicisti disoccupati, precari, atipici e freelance; colleghi usciti dalle scuole di giornalismo e in attesa di primo impiego. Abbiamo chiesto consiglio e sostegno ai giornalisti che un lavoro ce l’hanno e sono solidali con chi sta peggio. Abbiamo portato avanti battaglie contro i corsi-truffa per diventare pubblicisti; contro l’apertura di nuove scuole di giornalismo e per innalzare la qualità di quelle esistenti. Siamo scesi in campo al fianco di colleghi minacciati dalla camorra, di giornalisti lasciati in mezzo ad una strada da editori ladri; in sostegno di cronisti minacciati da querele e richieste di risarcimento milionarie. Da tre anni teniamo assemblee settimanali a Napoli e ci spostiamo periodicamente nelle province campane, ospitati da altri colleghi precari.
Le nostre denunce e la nostra storia sono sul sito www.cronisti.info.
Tanti sono dalla nostra parte. Siamo diventati un punto di riferimento e ne andiamo orgogliosi.
Non elemosiniamo un voto. Ti chiediamo fiducia.
In Campania la situazione è drammatica. L’Ordine dei Giornalisti potrebbe fare molto: perseguire i truffatori che vendono illusioni e tesserini; punire chi sfrutta il lavoro di tanti colleghi; supportare i contrattualizzati promuovendo seminari, dibattiti e corsi formativi. L’OdG Campania non può continuare ad essere solo uno sportello per bollini annuali e burocrazia!
Serve un pungolo: per questo ci siamo candidati. Senza liste bloccate: un solo candidato per ogni consiglio o collegio da eleggere.
Non ci interessa sederci sulla poltroncina: rinunceremo a tutti i gettoni elargiti dall’Ordine (gli altri candidati faranno altrettanto?)