Cesaro: Valenzi "il mio maestro"

Il 14 giugno il Corriere del Mezzogiorno propone un’intervista di Stefano Piedimonte a Luigi Cesaro (Gigino-uno-di-noi), neo presidente della Provincia di Napoli. L’occasione è data dalla nascita della Fondazione dedicata a Maurizio Valenzi, dal 1975 al 1983 sindaco comunista di Napoli. Ma questo mese di giugno è stato capriccioso come non mai, pioggia e nuvole, e ne hanno risentito un po’ tutti, bagnini villeggianti e notisti politici.
In prima Cesaro informa: Valenzi il mio maestro. Il lettore barcolla e si comincia già a capire che la metereopatia non è un’invenzione. Il pezzo viene infatti attribuito ad Antonio Scolamiero, mentre sempre in prima (la pagina-vetrina di un quotidiano) Piedimonte presenta un più accattivante servizio sul sesso in scena, che poi ritroviamo a pagina 19. A pagina 3 Gigino comunica a Piedimonte, rientrato nel frattempo dalle performances erotiche di Milica Tomic (interprete al Madre di un pièce teatrale sugli abusi sessuali nella ex Jugoslavia): L’ex sindaco, un esempio/ con lui potremmo dialogare, rispondendo ad una pepata e insidiosa domanda del cronista che gli chiede se Valenzi possa essere considerato un maestro per il fornitore di mozzarella per la Real Casa di Arcore (“Assolutamente sì, ho preso esempio da lui”). Cresce il grado di umidità in città, e gli astrologi avvertono che c’è Saturno contro. Dalla clinica di Acerra, dove è ricoverato, arrivano gli echi della imminente partenza di un uomo che, pur avendo dovuto fronteggiare colera e terremoto, rivelò in una autobiografia curata da Pietro Gargano: Confesso che mi sono divertito. C’è da credergli, tra Tunisi, Parigi, Roma, Palmiro Togliatti e i vibrioni del ’73.
Potremmo dialogare con lui, confida ancora Cesaro, ma la sua speranza resterà vana, le sue domande non avranno risposte: con la proverbiale esuberanza che ha contraddistinto il suo percorso umano Maurizio Valenzi esce silenziosamente dal proscenio il successivo 23 giugno, perché uno spirito libero e forte può resistere al fascismo, alle leggi razziali, a Vichy, alle torture in un carcere algerino anche cento anni. Ma è improbabile che desideri costituire un esempio per un imprenditore di Sant'Antimo che il pentito Vassallo etichetta come "fiduciario del clan Bidognetti".
Verso la fine dell’intervista Piedimonte chiede se vi siano “personalità simili a quella dell’ex sindaco Valenzi all’interno dei partiti comunisti”. La risposta è decisa: “Giorgio Napolitano”. Nei giorni successivi turisti giapponesi a Roma chiedevano cosa fosse quella specie di corno di corallo appeso al Torrino del Quirinale.

Puccio Gamma
 
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