Il 24 luglio il sindaco di Napoli Luigi De Magistris annuncia la riorganizzazione del servizio stampa di palazzo San Giacomo: accorpa gli uffici di giunta e consiglio comunale e ne affida la guida al giornalista Domenico Annunziata, da anni responsabile per il consiglio, mentre sposta Annamaria Roscigno, che si occupava della giunta, all’ufficio per le relazioni con il pubblico. 
La decisione viene contestata dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli che denuncia la mortificazione di “una giornalista professionista che ha dedicato l’intera carriera a dialogare con il mondo dei media”.
Seguono a ruota i consiglieri della Fnsi Annamaria Chiariello e Gianni Russo. I due giornalisti, quasi con le stesse parole di Lucarelli, contestano la decisione di De Magistris che “mortifica ingiustamente, ed inutilmente, una giornalista professionista come Annamaria Roscigno, che ha dedicato l’intera carriera a dialogare per il Comune di Napoli con il mondo dei media”.
E allora vediamola più da vicino “l’intera carriera”. La Roscigno compirà a dicembre cinquantatre anni ed è professionista dall’ottobre 2008. Se invece si parla della Roscigno pubblicista vediamo che la sua iscrizione risale al 23 giugno del 1988, mentre l’iscrizione all’albo dei pubblicisti del cinquantacinquenne Domenico Annunziata è arrivata sette anni prima, il 25 maggio 1981.