Nervo scoperto |
Gentile direttore,
le parole sono importanti, come disse Nanni Moretti. Bisogna usare le parole giuste. Sono purtroppo costretto ad intervenire per una doverosa rettifica in merito al pezzo intitolato «Golfo, Iovino ‘licenziato’ cita Mattera e la Mediter», nel numero 20 del 24 maggio 2016.
Prima imprecisione. Leggo che Mauro Iovino è stato “dal dicembre 2013 coordinatore del Golfo”. Devo rammentarti, già lo feci una volta, che “Il Golfo” è un supplemento del “Roma” edito dalla “Società Cooperativa Nuovo Giornale Roma”. Il suo direttore responsabile è il direttore del “Roma”, Pasquale Clemente. Mauro Iovino non ha alcun rapporto di lavoro con la nostra cooperativa, semmai può aver prestato la propria opera per una società terza, che non è la nostra.
Seconda imprecisione. Leggo che Antonio Sasso “mantiene l’incarico di supervisore anche se è da tempo in pensione”. Francamente non sapevo che esistesse nel nostro contratto di categoria l’istituto del supervisore. Tuttavia devo deluderti. Antonio Sasso, che è uno dei soci della nostra cooperativa, ha il ruolo di Direttore editoriale, come si può leggere in gerenza (sia in quella del “Golfo” sia in quella del “Roma”).
Terza imprecisione. Leggo che “il rapporto tra il Roma e il Golfo è complesso e contorto, articolato in tre contratti”, e a seguire una catena di inesattezze ed informazioni sbagliate. A me pare che i rapporti siano estremamente semplici. La nostra cooperativa ha un unico contratto con una società di service per la fornitura di servizi giornalistici e foto, che poi la nostra cooperativa provvede a impaginare e titolare. In cambio di questa fornitura, la società di service ha la concessione di spazi pubblicitari sul “Golfo” e li può vendere a proprio piacimento.
Quarta imprecisione. Leggo che Iovino ha scritto “copertine e articoli aspri sulle disavventure giudiziarie di una consigliera regionale di Forza Italia, Maria Grazia Di Scala, con riflessi sui rapporti politici degli editori del Golfo”.
Per l’ennesima volta devo precisare che gli editori del Golfo siamo noi della cooperativa Nuovo Giornale Roma. Non abbiamo rapporti né politici né di altra natura con la citata consigliera regionale (che ha anche promosso un’azione giudiziaria nei nostri confronti per alcuni titoli ed articoli). Non abbiamo padrini politici in quanto totalmente ed assolutamente indipendenti, sia come cooperativa sia come giornali editi dalla nostra cooperativa. E francamente non so di quante altre testate qui in Campania si possa dire lo stesso.
Grazie sempre per la cortese attenzione e alla prossima. |
Roberto Paolo
Presidente del Cda della “Società Cooperativa
Nuovo Giornale Roma” e vicedirettore del “Roma”
(e del “Golfo”!)
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Per Roberto Paolo, presidente della cooperativa che confeziona il Roma, il Golfo è un nervo scoperto. Lo si vede dalle cinquanta righe, intrise di burocratese e di un po’ di spocchia, che spende per fare nella sostanza una sola vera precisazione dopo una lettura veloce e incompleta del servizio pubblicato da Iustitia che è corredato da ben cinque documenti.
Ma il capovoga di un equipaggio che convive da anni con sacrifici e retribuzioni all’osso va capito.
Il Golfo è di proprietà del Roma che è quindi l’editore del quotidiano ischitano il quale con le copie vendute fa crescere i fondi pubblici che arrivano ogni anno al giornale che fu di Achille Lauro. Iustitia ha perciò sbagliato a definire con disinvoltura Danilo Iervolino e Ottorino Mattera editori del Golfo.
Quanto al fatto che i rapporti tra le due testate non siano complessi e contorti, ma “estremamente semplici” è singolare che Roberto Paolo, dopo avere elencato una serie di imprecisioni non spenda una parola per spiegare la forte anomalia dei giornalisti isolani in parte pagati da Iervolino e Mattera e in parte a carico del Roma.
Il resto della lettera è fuffa, ma una delle doglianze, la definizione di Sasso ‘supervisore’ del quotidiano ischitano, merita un chiarimento. Il Golfo è sempre stato un giornale ‘aggressivo’ e ha quindi avuto di frequente problemi giudiziari. Per la legge sulla stampa del 1948 delle azioni civili e penali promosse contro il giornale risponde il direttore responsabile che per il Roma (e per il Golfo) è Pasquale Clemente, mentre il ‘visto si stampi’ alla prima pagina del Golfo l’ha sempre dato e continua a darlo Antonio Sasso, che è il “direttore editoriale”, di solito nei giornali figura di arredo. La definizione di ‘supervisore’, forse letta come una diminutio e non se ne capisce il motivo, serviva soltanto a spiegare una scelta non allineata alla legge sulla stampa.
Bastava, scrive il presidente della cooperativa ‘Nuovo giornale Roma’, “leggere in gerenza (sia in quella del Golfo sia in quella del Roma)”. Ma Roberto Paolo dimostra di essere un lettore al tempo stesso pignolo e disattento perché Iustitia non si è limitata a leggere la gerenza del Golfo, ma ha fatto di più: l’ha pubblicata. |
Nello Cozzolino |
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Nanni Moretti |
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Maria Grazia Di Scala |
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Roberto Paolo |
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Danilo Iervolino |
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