È molto seguito e apprezzato Riccardo Marassi. Per questo motivo forse la sua vignetta del 27 marzo, che copia un titolo famoso di Cuore, non è piaciuta a tanti. Iustitia, che ha ricevuto telefonate e mail sul ‘panico’ causato dall'arrivo dell'ora legale, pubblica l’intervento di Oliviero Bertini, in prima pagina, e la lettera di Ruy Vaz
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Nel 1989 i lettori de l’Unità trovarono una mattina nel loro quotidiano un allegato di colore verde. Il titolo era Cuore, sottotitolo Settimanale di resistenza umana: fu l’inizio di una irripetibile avventura ideata da un gruppo di pazzi capitanati da Michele Serra, Sergio Staino, Vauro Senesi, Vincenzo Gallo (Vincino), Francesco Tullio Altan, Laura Pellegrini (Ellekappa), Andrea Aloi e Stefano Benni. Lo compravano anche i giovani di destra, magari nascondendolo in pubblico e leggendolo poi a casa. Memorabili molte copertine: su tutte una pubblicata nel marzo ’91 e dedicata al varo di una innovazione che avrebbe cambiato le nostre abitudini. Quel titolo diceva: Scatta l’ora legale/Panico tra i socialisti. Serra abbandonò poi l’avventura nel ’94, mentre nel ’96 Cuore cessò di battere definitivamente. Ora, a parte i ragazzi di oggi che leggono soltanto l’IPad o gli sms al cellulare, non c’è lettore italiano over 40 che almeno una volta non si sia imbattuto nella rievocazione di questo titolo strepitoso di Serra e compagni.
Onore a loro. Meno onore invece a Riccardo Marassi, vignettista de Il Mattino che il 27 marzo si occupa dello spostamento in avanti delle lancette dell'orologio: È tornata l’ora legale / Panico nella maggioranza. Ma dov’era Marassi nel marzo 1991? Probabilmente in un posto dove non arrivavano i giornali di sinistra. Perché è bella la vignetta, fulminante il testo. Ma non è originale. La vignetta ha venti anni, Marassi ne ha 54 e nel ’91 sapeva già leggere e scrivere e forse disegnare. E il suo è un sasso apocrifo. Più che altro è un trapianto di Cuore.
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