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Al Mattino 24 mesi
di crisi e solidarietà |
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IL 30 MARZO è stato firmato a Roma l’accordo sullo stato di crisi tra il Mattino spa e il comitato di redazione. Nella sede della Federazione editori erano presenti per l’azienda il direttore amministrativo Massimo Garzilli, ufficialmente in pensione dal gennaio 2008, e il capo del personale Giovanni Santorelli, supportati dallo staff Fieg formato da Francesco Cipriani, che fino al dicembre 2012 gestiva al ministero del Lavoro le sovvenzioni ai giornali, Fabrizio Di Rosario e Stefano Scarpino e per i giornalisti i |
componenti del cdr Gerardo Ausiello, Marisa La Penna, Luigi Roano e Adolfo Pappalardo, assistiti da Guido Besana, Silvia Garbarino e Giampaolo Gozzi della Federazione della stampa.
A questa già folta pattuglia si è aggiunto il direttore |
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Silvia Garbarino (*) e Marisa La Penna |
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del Mattino Alessandro Barbano per illustrare nel dettaglio il suo progetto di riorganizzazione della redazione consegnato al cdr il 26 febbraio e ora allegato all’intesa romana.
Anche l’azienda ha presentato a febbraio ‘un piano di riorganizzazione in presenza di crisi’, ma la trattativa con i rappresentanti sindacali si è subito interrotta per i paletti piantati da Garzilli. Ora l’accordo firmato in sede Fieg prevede uno stato di crisi biennale che parte il primo aprile 2015 e si chiude il 31 marzo 2017 per fronteggiare la situazione di profondo rosso presentata dall’azienda: il 2014 si sarebbe chiuso con un crollo della raccolta pubblicitaria di 1,6 milioni di euro (meno 11,5 per cento con spazi aumentati del 2,8 per cento) e con un calo degli incassi delle vendite del 10,8 per cento, per cui la perdita registrata l’anno scorso ammonterebbe a 5,1 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ai buchi del 2012 e del 2013.
Per raddrizzare la barca la società ha preparato un piano che prevede il prepensionamento di 19 redattori, ma al momento non c’è la copertura dei fondi e, considerando l’alto numero di domande di stato di crisi già presentate, è realistico pensare che i fondi non saranno disponibili prima del 2017.
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Gerardo Ausiello e Giampaolo Gozzi |
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In attesa che i soldi arrivino, partono dal primo aprile, ma andranno a regime subito dopo pasqua, i contratti di solidarietà con un tetto di tre giorni di stop al mese e un totale annuo di 28 giorni (Garzilli ne aveva chiesti 48); la media mensile è di 2,33 giorni, |
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con una perdita nei giorni di fermo soltanto del 30 per cento della retribuzione lorda giornaliera, grazie alle integrazioni di Inpgi e Inps. Dal momento che i giorni di solidarietà non possono slittare al mese successivo, per stoppare i furbi intenzionati a non perdere neanche un euro se i giorni di malattia arrivano a fine mese verranno comunque considerati di solidarietà.
Altre novità importanti sono che i domenicali, i festivi e gli inserti sono fuori dai giorni di solidarietà e che i sacrifici riguarderanno tutti i 78 redattori, dal direttore e dal vice Federico Monga fino all’ultimo assunto, e non verranno scaricati, come aveva proposto l’azienda soltanto sui senza gradi. Sono state infine ottenute assicurazioni dalla società sulla stabilizzazione dei quattro giornalisti che lavorano con contratti a termine: verranno rinnovati, non potendo fare assunzioni durante lo stato di crisi, per poi passare al tempo indeterminato. I quattro sono Livio Coppola alla redazione di Avellino, Lorenzo Iuliano a Caserta, Marco Perillo a Internet e Maria Pirro in
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cronaca. Per ora nessuna novità invece per i due giornalisti che hanno contratti di sostituzione: Marilù Musto che copre la casella della senatrice
Rosaria Capacchione e Antonio Vastarelli utilizzato per l’assenza temporanea di Corrado Castiglione.
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Luigi Roano e Giovanni Santorelli |
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Il 31 marzo nella sala Siani di via Chiatamone il cdr e Guido Besana hanno illustrato alla redazione l’accordo. Due le richieste indirizzate dall’assemblea a Barbano: non richiamare in servizio, tranne per casi eccezionali, i giornalisti in solidarietà; in considerazione dell’organico ulteriormente tagliato, rispettare l’impegno già annunciato di ridurre la foliazione in media del 15 per cento. |
(*) Da www.devreporternetwork.eu |
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