Il 'cantastorie'
del tg campano

SE INQUADRA UNA castagna ci assicura subito con voce forte e piena di ardore che è “tra le migliori d’Europa”; se visita una chiesetta in uno sperduto paese dell’Irpinia non può non aggiungere che è tra le più belle dell’intero Mezzogiorno. I suoi non sono servizi ma molto spesso elenchi di primati che possono essere nazionali, europei o mondiali.
Il cantore entusiasta della Campania è Rino (all’anagrafe Pellegrino) Genovese, natali a Sant’Angelo dei Lombardi, cinquantasette anni compiuti a marzo, approdato in Rai grazie all’intervento dei fratelli Buttiglione, Rocco, all’epoca segretario del Cdu e poi presidente Udc, e Angela, dal 2002 al 2009 direttore della Tgr. Negli anni a via Marconi Genovese è stato più volte a rischio (basti citare soltanto il turpiloquio contro Cecilia Donadio, definita la “cessa di Posillipo”) ma se l’è

sempre cavata, grazie anche alla poltroncina di componente del comitato di redazione che difende con i denti da una decina d’anni.
L’ultima performance del ‘cantastorie’ del tg campano è il servizio dell’edizione delle 14 del 26 maggio dedicato all’ospedale Moscati di Avellino. L’esordio è, come sempre, scoppiettante: “c’è una notizia che dà grandissima fiducia e speranza

Rino Genovese

all’intera regione (addirittura?): l’ospedale Moscati di Avellino è covid-free. Dimesso l’ultimo paziente malato di covid dalla città ospedaliera”.
La smentita arriva immediata e puntuale dal dirigente del Moscati a cui affida il microfono e di cui non conosciamo il nome perché non c’è un sottopancia: “in questo momento ci sono ancora 25 pazienti covid nella struttura di Solofra e nella palazzina Alpi (che fa parte dell’ospedale Moscati come si legge dai cartelli inquadrati nel servizio, ndr) dedicata completamente alla cura dei malati covid. Di questi 25 sette sono in terapia intensiva, quindi ci avviamo lentamente ma inesorabilmente e gradualmente verso una situazione di normalità”.
Quindi il Moscati non è un ospedale covid free ed è per ora prematura “la grandissima fiducia e speranza dell’intera regione”. Visto che la notizia non è vera, rimane una domanda: perché è stato fatto il servizio dall’ospedale Moscati?