Lucarelli stravolto

Caro direttore,
ho letto il pezzo sul corso di formazione organizzato il 15 marzo alla Federico II dal Sindacato dei giornalisti campani (guidato dal segretario Claudio Silvestri, ndr) insieme a forMedia (l’ente presieduto da Renato Cantore, ndr), al quale ho partecipato con piacere e che mi ha garantito otto crediti deontologici per la formazione continua obbligatoria. Ti scrivo perché sono stato testimone di alcune cose che aggiungono qualche dettaglio a quello che hai già detto.
Oltre a definire “corso truffa” un evento al quale hanno partecipato il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, e il segretario generale della Federazione della Stampa, Raffaele Lorusso (le massime cariche dei nostri organismi di categoria), il presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti Ottavio Lucarelli si è palesato al corso intorno alle 14.15, durante la pausa pranzo della lezione che è durata sei ore, con un’ora di spacco, appunto. Ha cominciato a fare foto all’aula temporaneamente semivuota. Con fare minaccioso si è piazzato vicino ai banchi dell’organizzazione e a molti, compreso me, ha detto che in quel luogo si stavano violando le regole e che avrebbe inviato un dossier al Ministero.
In realtà, fin dalle prime ore del mattino mi ero meravigliato dell’esatto contrario, cioè del rispetto del protocollo, del fatto che erano stati messi dei paletti sulla raccolta delle firme e sull'accesso al corso per chi era in lista d’attesa. Lucarelli ha discusso più volte animatamente con gli organizzatori, dicendo che non erano state prese le firme durante la pausa pranzo (cosa che non ho mai fatto a nessun corso al quale ho partecipato). Intorno alle 16 (l’orario previsto per il termine era le 16.30) moltissimi colleghi, alcuni dovevano tornare con i mezzi pubblici in altre province, hanno cominciato a lasciare l’aula. Gli organizzatori hanno chiesto a Lucarelli la possibilità di raccogliere le firme. Il suo “no” è stato categorico. Decine di giornalisti sono rimasti impalati davanti alle scrivanie delle segretarie in attesa del suo assenso, e solo di fronte alle proteste sempre più animate dei presenti il presidente-controllore si è deciso a dare il via. Una scena paradossale, anche perché non ho mai visto fare una cosa del genere ai corsi organizzati dall’Ordine, ai quali la tolleranza è davvero molto ampia, come possono testimoniare centinaia di colleghi. Dopo aver letto il tuo articolo, incuriosito, sono andato a vedere i post di Lucarelli sul corso, e ho letto delle sue minacce sui controlli che poi ha messo in atto. Mi pare assurdo che il presidente regionale dell’Ordine senza alcun motivo vada contro quello nazionale e contro il sindacato; non è una cosa che fa bene alla categoria.

Leon Festinger

 
Claudio Silvestri
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Ottavio Lucarelli