Compleanno
a via Marconi

IL 29 GIUGNO il responsabile della redazione napoletana della Rai ha compiuto cinquantasette anni e, dal momento che il suo nome completo è Antonello Paolo Perillo, ha ricevuto auguri anche per l’onomastico. Per festeggiarlo i suoi giornalisti gli hanno regalato un’edizione speciale del telegiornale, non si sono limitati ai soliti pezzi ripetuti o triplicati, ai ’sottopancia’ messi a casaccio, ai nomi e agli accenti sbagliati. Nell’edizione delle 19,35 per gli spettacoli va in onda un servizio di

Luigia Sorrentino su uno spettacolo del Teatro Festival che rivisita i ‘Sei personaggi in cerca d’autore’ di Luigi Pirandello. Ovviamente il servizio era già andato in onda due giorni prima nell’edizione delle 14.
Fa ancora meglio Alessandra Barone che il 29 giugno firma la cronaca del quarto congresso nazionale del Sindacato medici italiani che si svolge a Napoli.

Il tabellone del congresso del Sindacato medici italiani

Superfluo aggiungere che il servizio era già andato in onda nel tg delle 14 del 27 giugno, lo stesso del Pirandello della Sorrentino. Forse i responsabili di line della sera del 29 giugno avevano deciso di riproporre l’intero tg andato in onda due giorni prima, poi avranno cambiato idea.
Resta da capire quando si è svolta l’iniziativa del Sindacato medici italiani. Per rispondere ci aiuta il servizio della Barone che mostra il tabellone del congresso con le date: 8 e 9 giugno. Quindi il resoconto della manifestazione nazionale è andato in onda con venti giorni di ritardo ed è stato persino riproposto.
Qualcuno potrebbe obiettare: è un episodio, può capitare. Invece non è caso ma un sistema di cui nessuno risponde. Recuperiamo qualche scandalosa ripetizione dall’archivio degli ultimi mesi.
Il 29 marzo Adriano Albano mette in onda un servizio sul cantante Robin Grasso già trasmesso il 7 marzo, cioè oltre venti giorni prima. Il 25 aprile Giuseppe De Caro incontra Gaetano De Domenico, ‘presidente tifoso’ del Feldi Eboli Calcio a 5. Lo stesso servizio è stato trasmesso l’otto marzo, più di un mese e mezzo prima. Il 18 maggio c’è un servizio di Annalisa Angelone intitolato “Principe Harry, viaggio di nozze a Positano”. Vengono intervistati il giornalista Mario Amodio, l’imprenditore turistico Salvatore Russo e una delle tante negozianti di Positano. Le stesse interviste erano già state trasmesse il 16 aprile, anche in questo caso più di un mese prima, nel servizio, sempre della

Alessandra Barone e Luigia Sorrentino

Angelone, “Positano, aspettando i reali d’Inghilterra”. Il 5 giugno va in onda un servizio di Vincenzo Perone sul rimorchiatore Pietro Micca. Lo stesso servizio era già andato in onda il 23 maggio, appena due settimane prima. Il 26 giugno viene

riproposto il servizio di Anna Testa sui quartieri a rischio ‘stese’, Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio, già andato in onda il 13 giugno. Il 28 giugno va in onda un servizio di Guido Pocobelli Ragosta dal titolo “Napoli il ‘World Peace Forum’ al museo della pace”. Identico servizio è stato trasmesso il 21 giugno. È un elenco clamoroso ma incompleto, eppure nessuno fa niente. La situazione disastrosa sta bene a tutti i giornalisti della Testata giornalistica regionale (“Mamma Rai paga bene e non licenzia mai”), dal direttore ai vice fino ai vertici di via Marconi.
E chi se ne frega dei telespettatori; e chi se ne frega del servizio pubblico. Per il direttore Vincenzo Morgante una sola domanda: in quale redazione giornalistica del mondo si lavora così?