Elezioni Sugc, primi
Silvestri e Cappella

ALLE ELEZIONI PER rinnovare i vertici del Sindacato unitario dei giornalisti campani, tenute il 2 e 3 dicembre con voto elettronico e in presenza con voto assistito nella sede di vico Monteleone 12, hanno conquistato i primi tre posti il presidente Claudio Silvestri con 171 voti, il segretario Fabrizio Cappella con 133 e Geppina Landolfo con 127. Completano il consiglio direttivo i professionali (professionisti) Dario Sarnataro (105), Pietro Treccagnoli (102), Nunzia Marciano (87),

Roberta De Maddi (82), Giovanni Rinaldi (76), Sonia Acerra (47) e i collaboratori (pubblicisti) Antonio Prigiobbo (55). Valentina Barile (32) e Angela Calabrese (28). Eletti, ovviamente, anche tutti i candidati ai collegi dei probiviri e dei sindaci perché in campo c’era soltanto la lista di ControCorrente, la componente sindacale che a livello nazionale governa gli organismi di categoria. 

Pietro Treccagnoli

Il gruppo arroccato all’Ordine regionale non ha neanche provato a misurarsi: il presidente Ottavio Lucarelli non ha presentato una squadra, mentre altri come il segretario Enzo Colimoro e il vice presidente Domenico Falco nel luglio del 2022 sono stati tra i fondatori di una sigla sindacale che mira a intaccare il ruolo della Federazione della stampa, la Figec, la Federazione italiana giornalismo, editoria e comunicazione, affiliata alla Cisal, l’organizzazione più a destra tra i sindacati italiani.
Gli iscritti al Sugc al giugno 2023 sono 1067 con 697 professionisti e 370 pubblicisti, mentre i giornalisti in regola con le quote al 2 dicembre erano 643, con 482 professionisti e 161 pubblicisti.
Decisamente bassa la percentuale dei partecipanti alle elezioni, in parte, certo, perché il risultato era scontato: il 39 per cento tra i professionisti con 188 votanti su 482 e il 43 per cento tra i pubblicisti con 70 al voto su 161 aventi diritto.
Sono numeri sui quali riflettere e intervenire cominciando dalla necessità di un maggiore impegno di Claudio Silvestri, uno dei fondatori del Sugc nel febbraio del 2014, dal settembre 2015 segretario fino all’aprile del 2023 quando ha passato il testimone a Fabrizio Cappella perché

Dario Sarnataro

nominato segretario aggiunto della Fnsi, incarico incompatibile con la segreteria regionale. E un problema sul quale intervenire è l’alto tasso di morosità degli iscritti che oggi si attesta sul 40 per cento.
Ma il primo nodo da sciogliere per il nuovo direttivo è la scelta del segretario. Bloccato per l’impegno alla Fnsi Silvestri, che probabilmente verrà confermato presidente Sugc, è fuori

gioco anche Cappella dal primo settembre promosso vice redattore capo alla sede Rai di via Marconi. La terza più votata è Geppina Landolfo ma sconta l’handicap di lavorare al Roma come Silvestri. Due le soluzioni possibili: un nome a sorpresa, magari una donna, o il consigliere di maggiore anzianità professionale, l’ex Mattino Pietro Treccagnoli.