È UNA RAGAZZA sveglia Caterina Balivo, napoletana di Secondigliano, trentuno anni, terza classificata nel ‘99 al concorso di Miss Italia, dal 2002 giornalista pubblicista: prima ‘avvertita’ poi ‘sospesa’ dall’Ordine campano fino a luglio, il 30 aprile si è vista togliere dal direttore del Mattino Virman Cusenza la rubrica ‘La posta di Caterina’, che curava dall’autunno 2010, ma ha subito rimediato. Il 21 maggio La Stampa nella versione on line ha annunciato di avere affidato alla show girl, che il 29 maggio ha dato alla luce Guido Alberto Brera, la rubrica ‘mamma Cate’ rivolta alle neo mamme, alle

Calabresi e attende con fiducia la sua risposta. La stessa domanda è stata fatta al presidente dell’Ordine del Piemonte Alberto Sinigaglia, ex responsabile delle pagine culturali e ora collaboratore della Stampa, e al vice presidente Ezio Ercole. Per ora grande prudenza, ma intanto la questione Balivo è stata subito posta all’attenzione del consiglio dell’Ordine che si è riunito il 5 giugno e verrà probabilmente discussa nella prossima riunione che si terrà tra una decina di giorni.
E dal Piemonte passiamo alla Campania, il cui Ordine si muove nei confronti della show girl con la velocità di una lumaca e soltanto dietro sollecitazioni esterne molto forti. Il 16 marzo il consigliere dell’Ordine nazionale Pierluigi Roesler Franz ha presentato al presidente dell’Ordine campano Ottavio Lucarelli il quarto esposto (il primo è del giugno 2008) per documentare che, anche dopo le sanzioni, l’attività di testimonial pubblicitaria di Caterina Balivo continua e anzi si incrementa e ha perciò chiesto l’immediata radiazione della pubblicista. Ha inoltre ricordato che di fronte all’inerzia degli otto componenti dell’Ordine regionale (non sono state ancora indette le elezioni

dell’Ordine Gianfranco Coppola – non ci sono novità perché stiamo aspettando che scada la sospensione di sei mesi. Devo aggiungere che, a differenza di altri giornalisti sottoposti a procedimento disciplinare, la show girl nei rapporti con il consiglio è stata corretta e ha risposto alle convocazioni senza chiedere rinvii per motivi di lavoro o personali. In ogni caso nella prima seduta utile di luglio arriveremo a una decisione definitiva”.