L'eleganza di De Laurentiis

La sapiente capacità di gestire i rapporti con i media apparve chiara sin dal 14 luglio 2011, quando ci fu l’affettuoso rimbrotto sulla nave Splendida a Gianluca Monti della Gazzetta dello Sport in occasione della presentazione della nuova stagione agonistica. Il cronista aveva chiesto a Gokhan Inler: "Sei venuto a Napoli per giocare con Ezequiel  Lavezzi e Marek Hamsik. E se poi li vendono?" Fu in quella circostanza che Aurelio De Laurentiis  aveva dimostrato che non erano stati vani i sacrifici del padre emigrante torrese per mandarlo prima al collegio svizzero e poi a Cambridge. Il presidente del Napoli, un finto burbero dal cuore d’oro, aveva detto a Monti: "Tu fai sempre domande soltanto per rompere i coglioni”. Il salone delle feste della Splendida era gremito di giornalisti gioiosi e plaudenti, schierati per l’ossequio e con l’ordine di non fare domande, ma quella frase di De Laurentiis li colse di sorpresa: qualcuno per protesta non fece il bis di scialatielli ai frutti di mare, qualche altro arrivati al misto dolci in segno di clamoroso dissenso si limitò a una sola porzione di babà al limoncello. È passato quasi un anno e Aurelione ha rafforzato il prestigio e la posizione, confermati dalla rielezione a leader della corrente dei Simpaticoni nell’ambito della Lega Calcio, un gruppo di cui fanno parte Claudio Lotito, Massimo Cellino e Maurizio Zamparini.
Adesso arriva un nuovo episodio a sottolineare la sua attenzione verso il mondo dell’informazione: il 20 maggio a Roma il Napoli vince la coppa Italia e nella sala stampa dell’Olimpico i giornalisti circondano e blandiscono il presidente con domande zuccherose. Fuori dal coro canta Titti Improta di Canale 21 che chiede quali potrebbero essere gli scenari in caso di vendita di Lavezzi. “Mettiamo lei nuda in campo” è la cordiale risposta dell’uomo di cinema, che forse tra applausi e tappi di champagne era convinto di assistere all’anteprima di uno dei suoi cine-pecorecci-penettoni E chissà per quale strana alchimia della mente ci ricordiamo la battuta di Woody Allen: Quando ero piccolo i miei mi volevano talmente bene che avevano messo nella mia culla un orsacchiotto. Vivo. Ma torniamo a Titti e Aurelio. L’Assostampa napoletana, per bocca del suo presidente Enzo Colimoro, che nei comunicati non si risparmia, esprime “dolore, stupore e inquietudine” per la frase di De Laurentiis e “annuncia totale vicinanza alla collega in tutte le sedi, nessuna esclusa”.
Tolleranza zero da parte dei giornalisti napoletani, in primis da quelli sportivi, da sempre poco inclini all’inchino. Si studiano clamorose contromosse per rendere pan per focaccia a De Laurentiis e metterlo finalmente in difficoltà. Qualcuno ha proposto di riproporre pari pari al presidente la domanda incriminata. Ma formulata stavolta non da una giornalista giovane e bionda: piuttosto si è pensato a Carlo Alvino, o a Raffaele Auriemma.

Ruy Vaz
(*) Da www.telegiornaliste.freeforumzone.leonardo.it
 
Gokhan Inler
Ezequiel  Lavezzi
Marek Hamsik
Aurelio De Laurentiis
Claudio Lotito
Titti Improta (*)