Troppi cognati

Se nel groviglio di parentele non ci ha capito niente neanche l’articolista, figuriamoci i poveri lettori.
Ricordate l’omicidio di Sant’Antimo, quello del suocero che uccise nuora e genero (rispettivamente coniugi del figlio e della figlia) sospettando una tresca fra loro? Nell’articolo sul processo in Corte d’Assise (pagina 22 del Mattino del 13 gennaio) il buon Leandro Del Gaudio, cronista di punta della ‘nera’ del Mattino e dal 2020 numero due della cronaca, fa confusione sin dall’inizio definendo le due vittime cognati dell’assassino (“l’omicidio dei suoi cognati”) e poi si ripete chiarendo solo in parte il concetto (“ad uccidere i suoi due cognati è stato Raffaele Caiazzo, suocero di Maria Brigida e di Luigi”).
Ma la causa sta forse nella solita sciatteria che contraddistingue da qualche tempo quello che era il primo quotidiano del Mezzogiorno. Sarebbe bastato, come consigliavano i vecchi cronisti come “zio Perez (il cronista Enzo Perez, ndr)”, rileggere il pezzo ed eliminare l’aggettivo possessivo “suoi” per restituire chiarezza al tutto.

Vostro Gino Palumbo

 
Leandro del Gaudio
Enzo Perez