Quanto è bravo Mimmo Battaglia

A Napoli si dice “il frusciarsi (l’autogratificarsi) fa bene alla salute”. Ne sono convinti pure a Roma.
Nel numero del 5 agosto del Venerdì, il settimanale diretto da Livio Quagliata con Marco Madoni, viene pubblicata una lettera firmata Giorgio Campo, che si complimenta per il “bell’articolo sul vescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, di Conchita Sannino. Le sue domande sono intelligenti, ben poste. Le risposte di don Mimmo cariche di umanità”.
A Campo sfugge però un passaggio importante. Nelle tre pagine dell’intervista la giornalista dimentica di affrontare con il vescovo di Napoli la questione centrale della pedofilia dei sacerdoti che ha visto la curia partenopea per molti anni protagonista in negativo e don Mimmo, per motivi poco chiari, si guarda bene dal toccare l’argomento. Eppure papa Francesco in quasi tutte le sue dichiarazioni, in Italia e all’estero, non manca di denunciare le pesantissime responsabilità della chiesa e non perde occasione di chiedere perdono per tutto il male fatto da tanti preti. Senza contare gli impegni di diverse chiese nazionali di risarcire le vittime degli abusi sessuali, anche con la vendita, se necessario, dei beni della chiesa.

Martin Beck

 
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