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sacerdoti sono state realizzate in tante chiese nazionali, ad esempio in Germania, Francia e Spagna, con i vertici ecclesiastici che hanno parlato di vendere beni della chiesa per risarcire le vittime.
In questo largo fronte di autocritica severa Napoli è assente.
Sul settimanale il Venerdì Conchita Sannino intervista l’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia. Gli dedica tre pagine e rivolge dieci domande, ma non si parla di preti pedofili.
Napoli è forse un’isola felice? Non lo è. Lo sa bene Conchita
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Sannino, che però preferisce glissare; lo sa bene l’arcivescovo Battaglia. Ci sono stati casi gravissimi che hanno visto anche la ‘copertura’ della curia guidata da Crescenzio Sepe. Ci sono già state sentenze di condanna della magistratura ma forse i cronisti faranno i cronisti quando la chiesa napoletana verrà costretta a pagare i risarcimenti alle vittime degli abusi sessuali.
Resta una domanda. Quale nodo personale ha Domenico Battaglia che gli impedisce di affrontare la questione dei preti pedofili?
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