Cinquantasei righe con otto citazioni

Grande canzone La valigia dell’attore, di Francesco De Gregori. Zeppa di ricordi: quelli dell’amarezza, quelli dell’illusione, quelli delle delusioni. E cosa ci sarà mai nella valigia di un giornalista? E in quella di un vice direttore, poi? E per un trasloco, mammamia, quanti scatoloni servono ad un vice direttore solo per portarsi dietro tutti i libri che ha letto? Cinque tir della Gondrand, a dir niente.
Giovannini, Kraus, Borges, Debord, Stevenson, Sabadin, Sartori. Loro, ma non soltanto loro, con i loro scritti popolano le notti e le riflessioni di Andrea Manzi, vice direttore del Roma. E con essi le frasi celebri di Rupert Murdoch, che i libri non li scriveva e perciò è diventato Murdoch. Citati, con la nonchalance che è patrimonio soltanto degli intellettuali, il 18 ottobre in un intervento nella pagina di Cultura del Roma: Una rivoluzione globale per i giornali del futuro. Sette padri della cultura, più un editore che amava le citazioni, rispolverati per un solo articolo. Basta un clic, e in un file del cervello riappaiono loro, vivi come sono sempre stati.
Quella folla di autori e le loro opere vivono dentro Manzi: e non pensate che si tratti di esibizioni letterarie episodiche, come potrebbe supporre un povero cristo come noi, ma di opere, nel caso di Giovannini ad esempio, “monumentali” come dice Manzi che strozza in gola le nostre domande informandoci che si tratta di un’ opera edita da “Gutenberg 1966, 350 pagine, 120 mila lire). Questo perché nessuno pensi che in un trasloco sia andata persa l’opera monumentale. Per colpa di Manzi mesi addietro tre detenuti finirono nell’infermeria di Poggioreale perché inavvertitamente lessero l’editoriale del supplemento Vini. Stavolta non ci sono rischi: la testata della pagina recita a lettere cubitali Cultura. Per i lettori distratti non ci sono giustificazioni.

Masino Pavese


(*) Da www.media2000.it
(**) Da www.Karl-Kraus.net
(***) Da www.josearrambide.com
 
Francesco De Gregori
Giovanni Giovannini (*)
Karl Kraus (**)
Jorge Borges (***)