La free press ormai vicina al sorpasso

Gentile direttore,
sul tema delle copie regalate dai maggiori quotidiani, trattato di recente da Iustitia, sino ad oggi non abbiamo registrato risposte da parte dei dirigenti dei giornali. Un silenzio allarmante e imbarazzante. Le allego intanto un intervento pubblicato nell’ambito di un forum degli edicolanti da un collega di Reggio Emilia, Paolo Protti. Si parla delle copie regalate in quantità industriali dai grandi gruppi e ci sono dati interessanti sui quotidiani gratuiti: Leggo (editore Caltagirone, direttore Giuseppe Rossi, ndr); City (editore Rcs Media group, direttore Bruno Angelico, ndr); Metro (controllata dalla Metro International sa e diretto da Giampaolo Roidi, ndr), E Polis (nato con l’accoppiata Nicola Grauso - Antonio Cipriani per passare poi alla società presieduta da Alberto Rigotti con la direzione, dallo scorso gennaio, di Enzo Cirillo, ndr). Saluti cordiali

Aldo Esposito,
segretario provinciale delle Uil edicolanti

I quotidiani free-press, in Italia, hanno raggiunto, con alcuni numeri, i cosiddetti “regolari”. Più o meno lo stesso numero di copie diffuse (depurato delle copie che risultano regolari, ma, in effetti, vengono regalate dagli edicolanti).
I lettori dei free-press sono stati censiti da Audipress lo scorso autunno ed i risultati sono interessanti per una riflessione seria. I lettori dei principali free-press italiani sono: Leggo 2.262.000; City 1.886.000; Metro 1.839.000; E Polis 832.000
Recentemente se ne sono aggiunti altri (Ventiquattro ecc.ecc.) sui quali non ho dati,  ma, come potete notare, i numeri cominciano ad essere consistenti, cosi come il fastidio procurato. Ho controllato i dati di City e sono rimasto impressionato da come viene vivisezionato il lettore, naturalmente a scopi pubblicitari.
Ecco alcuni dati del free-press di RCS: i lettori-medi sono 1.886.000 al giorno di cui: a Milano 240.000; a Roma 235.000; a Napoli e Torino 85.000; a Bologna e Firenze 46.000; a Genova 40.000; a Bari 38.000; a Verona 35.000.
Vengono presi in esame stili di vita, capacità di spesa, reddito dei lettori e, non ne sono certo, ma forse sanno anche il numero dei peli appartenente ai loro lettori. I maschi sono 1.001.000, mentre le femmine sono 885.000. Il titolo di studio dei lettori di City sono i seguenti: laureati 205.000; media superiore 864.000; media inferiore 628.000; licenza elementare 184.000; nessun titolo 25.000.
Sono riuscito a scovare anche le tariffe pubblicitarie di City: per l’edizione di Milano e Roma 7.500 euro a pagina; per Napoli e Torino 3.000; per Bari, Bologna, Firenze, Genova e Verona 1500 euro a pagina.

Tutte le edizioni di City costano 28.000 euro a pagina al giorno se acquistate assieme Come potete notare, cifre interessanti, ma confrontate con i fratelli maggiori (ovvero i cosiddetti regolari come il Corsera o la Gazzetta dello Sport), ridicole.
In effetti City diffonde più copie del Corsera, ma essendo free (gratis) ha meno appeal presso gli investitori pubblicitari che credono che il Corsera venga regolarmente comprato ad 1,00 euro.
Noi sappiamo benissimo che 100/200.000 copie del Corsera vengono regalate tutti i giorni. Ecco perché ritengo improcrastinabile che agli edicolanti venga riconosciuto per le copie che l’editore ci costringe a regalare, lo stesso compenso delle copie vendute regolarmente. Sul mercato pubblicitario vengono riconosciute allo stesso modo. Hanno lo stesso valore commerciale.
Per capire meglio ecco i dati della pubblicità dei quotidiani da gennaio a maggio 2008: quotidiani regolari 686.456.000; quotidiani free-press 37.623.000. Come si può notare, sul mercato pubblicitario, pur diffondendo lo stesso numero di copie, la free-press vale il 5% di quanto vale l’edicola. Purtroppo dobbiamo riscontrare che gli accordi tra le organizzazioni sindacali e la Fieg non valorizzano il lavoro e l’importanza dell’edicola, come invece viene riconosciuto dai pubblicitari.

Paolo

(*) Da blog.panorama.it
 
Francesco Caltagirone
Giuseppe Rossi
Nicola Grauso
Antonio Cipriani
Alberto Rigotti (*)
Aldo Esposito