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Cusenza presenta
un piano con 16 tagli |
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MARCO TORIELLO è un napoletano nato a Crotone, ad agosto compie trentaquattro anni, è professionista da sei, ha collaborato per due anni al Mattino e da quattro anni lavora a via Chiatamone con contratti a termine. Nel maggio 2008 ha avuto un primo contratto di sei mesi, rinnovato per due anni fino al dicembre 2010 e seguito da un mese a casa per non far scattare il diritto all’assunzione; poi c'è stato un nuovo rientro da febbraio a giugno, quindi altro stop di un mese e ritorno in redazione con contratto annuale fino al |
31 luglio 2012. In sostanza Toriello il prossimo primo agosto chiuderà 49 mesi al Mattino con 47 di lavoro prima in economia e poi in cronaca, ma per l’azienda non ha ancora maturato il diritto a una assunzione a tempo indeterminato. E nella situazione di Toriello |

Teresa Bartoli, Toni Iavarone e Titti Marrone |
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ci sono altri tre giornalisti con contratti dal 2008: Gerardo Ausiello in cronaca, Marco Piscitelli alla redazione on line e Pino Taormina allo sport.
Ora sui precari, e non soltanto su loro, si abbatte il “piano di riorganizzazione aziendale in presenza di crisi” consegnato il 4 maggio dall’azienda al comitato di redazione (Marisa La Penna, Riccardo Marassi, Adolfo Pappalardo). Il piano è composto di due parti: la prima, con sei pagine sulla situazione del mercato nazionale e sui numeri del Mattino, è curata dall’azienda ed è giustamente anonima perché scritta in maniera approssimativa (basta citare nell’incipit “l’anno 2012 si presenta pessimo per non dire preoccupante”); la seconda parte è costituita da undici pagine firmate dal direttore Virman Cusenza che illustra gli aspetti editoriali del piano. Nelle conclusioni annuncia che “le minori risorse con cui saremo costretti a produrre il giornale saranno graduali”, ci sarà “una rimodulazione dell’organico redazionale in base ai vuoti che progressivamente verranno a crearsi” e auspica “che le uscite dei colleghi avvengano in modo indolore”.
Ma quante sono “le uscite”? La risposta ufficiale è nel paragrafetto (La gestione delle
eccedenze redazionali) che chiude il testo preparato dai vertici |

Gerardo Ausiello, Carla Di Napoli e Marco Piscitelli
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amministrativi Massimo Garzilli e Raffaele Del Noce: “l’azienda stima un’eccedenza strutturale di 16 giornalisti ex articolo 1, dichiarando fin d’ora che eventuali ulteriori incrementi di organico che dovessero essere resi cogenti per decisioni esterne, verranno |
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automaticamente collocati in esubero e gestiti come eccedenze redazionali”.
A parte la solita pistola scarica per annunciare che non verranno rispettate eventuali sentenze dei giudici del lavoro, vengono ufficializzate sedici “eccedenze”. Sono Armando Borriello e Enrico Marra che tra settembre e dicembre raggiungeranno i sessantacinque anni, i quattro precari che vengono spremuti dal 2008 e ora sono costretti a pregare perché nel 2013 ci sia una ripresa dell’economia e dei giornali di Caltagirone, i dieci redattori già cinquantottenni o che compiono i cinquantotto anni entro il giugno-luglio 2013: in ordine di anagrafe sono Nico De Vincentiis, Titti Marrone, Paola Di Pace, Gianni De Blasio, Annibale Discepolo, Toni Iavarone, Bruno Abbisogno, Raffaele Schiavone, Carla Di Napoli e Teresa Bartoli. |
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