Del Gaudio, la Gdf
"ipotizza la truffa"

IL PROCURATORE campano della Corte dei conti Tommaso Cottone accende i riflettori sull’amministratore unico della cooperativa Stampa democratica Giuseppe Del Gaudio che fino al gennaio del 2014 ha editato il quotidiano di Torre Annunziata Metropolis.
All’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei conti regionale, tenuta il 5 marzo, Cottone ha presentato una relazione di 111 pagine chiusa da un

rapporto del nucleo di polizia tributaria di Napoli della Guardia di finanza, guidato dal colonnello Giovanni Salerno.
La Gdf pubblica una lunga scheda sulla cooperativa Stampa democratica preparata nel febbraio scorso nella quale spende parole nette e dure a carico di Del Gaudio che di Metropolis è stato fondatore, direttore e dominus fino

Tommaso Cottone

al gennaio 2014: “All’esito degli accertamenti sono stati acquisiti sufficienti elementi probatori idonei ad ipotizzare, a carico dell’Amministratore Unico della Cooperativa Stampa Democratica, il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, per avere con artifici e raggiri indotto in errore il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, al fine di ottenere indebitamente i contributi all’editoria per un ammontare complessivo pari ad € 9.398.573”.
Il rapporto continua: “Muovendo dai gravi illeciti emersi in sede penale, il Reparto, ottenuto il previsto nulla osta dalla prefata A.G. (autorità giudiziaria, ndr), ha intrapreso accertamenti contabili d’iniziativa all’esito dei quali ha rilevato un danno erariale, anch’esso quantificato in euro 9.398.573, riconducibile alla responsabilità amministrativa del citato A.U. (amministratore unico, ndr). Infatti, il procedimento amministrativo … prevede, tra l’altro, che il richiedente autocertifichi la sussistenza di una serie di requisiti di ordine «soggettivo» e «oggettivo», incombenza, questa, assolta dal rappresentante legale della Cooperativa”.
C'è quindi la conclusione: “In particolare, attraverso tale documento inviato al Dipartimento dell’Editoria … è stato fraudolentemente autocertificato il possesso di una serie di requisiti … in guisa di ingenerare, a carico della Presidenza del Consiglio … una lesione

Giovanni Salerno

ingiusta e concreta di un interesse pubblico, patrimonialmente valutabile”.
Sui milioni di euro percepiti “indebitamente” dalla cooperativa Stampa democratica indaga da tempo il sostituto Sergio Raimondi della procura di Torre Annunziata, guidata da Alessandro Pennasilico, che ha anche effettuato perquisizioni e

sequestri nella vecchia sede del giornale. Il rapporto della Guardia di finanza certifica che si è ora aperto un secondo fronte di indagine.
Per giurisprudenza consolidata della Corte di cassazione – spiega un esperto di materia tributaria – chi si appropria indebitamente di erogazioni pubbliche di denaro risponde anche di danno erariale davanti alla Corte dei conti. Per dirla in maniera ancora più semplificata il privato che incassa soldi pubblici senza averne diritto ha le stesse responsabilità di un dipendente pubblico”.  La conseguenza è che sull’attività della cooperativa Stampa democratica sono aperti due fascicoli: il primo, in ordine temporale, alla procura di Torre Annunziata; il secondo, che il procuratore Cottone si è autoassegnato, alla procura della Corte dei conti regionale.