Gentile Direttore,
abbiamo preso visione dell'articolo on line pubblicato sul settimanale "Iustitia" n° 38 del giorno 25 ottobre 2016 che vede il Cardinale Sepe protagonista.
Esigiamo una rettifica per le informazioni errate che di seguito provvedo personalmente ad illustrare:
Innanzitutto, il premio Sepe (arrivato alla 5° edizione) nasce dalla volontà di MCL (Movimento Cristiano Lavoratori) e dalla Curia di Napoli nella persona del cardinale, di premiare ogni anno tre personalità che si sono distinte nell'ambito culturale, artistico-scientifico e sociale di origini Napoletane le quali hanno dato lustro alla città con le loro azioni positive o ai vertici di autorità pubbliche e private. Le personalità, dunque, che si sono distinte nell’anno 2016 e che per questo motivo il giorno 15 ottobre 2016 sono state premiate sono: Esposito Pasquale; Ricciardi Ugo (assente per gravi motivi di salute); e Salemme Vincenzo.
Da quanto detto si evince che:
1) l'evento non è alla 6° edizione bensì alla 5°.
2) Il cardinale ha premiato i meritevoli, non si è autopremiato.
Vi invitiamo a fornirci una mail alla quale far recapitare i nostri comunicati stampa al fine di diffondere SOLO informazioni veritiere. Ringrazio anticipatamente per quanto andrà a fare,
la segreteria provinciale MCL Simona

Il Presidente Provinciale MCL
                                   Michele Cutolo
Piazza Garibaldi 49 80142 NAPOLI
Tel.: 081.5630455 www.mclnapoli.it

Il presidente provinciale del Movimento cristiano lavoratori scrive a Iustitia per precisare che l’edizione 2016 del premio Crescenzio Sepe è la quinta e non la sesta. Lo ringraziamo per la correzione. Aggiunge che Sepe non è tra i premiati 2016, ma ha letto con poca attenzione la rubrica di Iustitia nella quale c’è scritto che il cardinale ha vinto la prima edizione del premio, come riportato dal Fatto Quotidiano.
Potremmo aggiungere qualche notazione sulla scrittura della lettera che ha gli aggettivi con le maiuscole e i vincitori indicati con cognome e nome, ma preferiamo chiedere al presidente del Mcl se, per evitare l’effetto comico di un premio Sepe con lo stesso Sepe che consegna ai premiati il busto in bronzo di Sepe, non ritenga opportuno cambiare il nome del premio intitolato al suo cardinale.