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Cormezz, dopo Demarco
in pole c'è Nicola Saldutti |
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SI CONSUMANO VELOCI le ultime settimane di Marco Demarco al vertice del Corriere del Mezzogiorno, il giornale che dirige da oltre sedici anni. I tempi della trattativa per concordare l’uscita si stanno esaurendo perché è vero che Pietro Scott Jovane, l’amministratore delegato di Rcs, ha problemi ben più importanti da gestire, ma è altrettanto vero che tasselli minori come i dorsi regionali vanno sistemati rapidamente. E da Milano fanno sapere che nelle prossime settimane il nodo Demarco verrà sciolto; in ogni caso Vito Ribaudo, responsabile risorse umane della divisione media della Rcs, che sta gestendo la trattativa, ha posto un paletto: prima del 31 dicembre o il direttore del Corriere del Mezzogiorno va via o viene accompagnato all’uscita. |
La questione sembra quindi chiusa perché anche
il suo ‘protettore’ Ferruccio de Bortoli l’avrebbe mollato e nei primi giorni di ottobre |
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Marco Demarco e Ferruccio de Bortoli |
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Demarco si è lamentato con i suoi giornalisti (“mi stanno liquidando”), forse perché sperava in iniziative di solidarietà da parte della redazione, che però ha altro di cui occuparsi. Dopo i due giorni di sciopero, con il giornale assente dalle edicole l’undici e il 12 settembre, proclamati per protestare contro il taglio delle edizioni di Salerno e Caserta e in attesa che l’amministratore delegato del Cormezz Domenico Errico presenti entro ottobre un piano di rilancio del giornale, il 18 settembre, con un colonnino in prima pagina, è stata ufficializzata l’edizione unica del giornale, che incorpora le due pagine di Salerno e l’unica riservata a Caserta.
Per indorare la pillola dei tagli, con la foliazione che scende a sedici pagine salvo allargamenti imposti da auspicati carichi di pubblicità, ci sono piccole novità: in prima, sotto la testata, una striscia con le previsioni metereologiche per le successive quarantotto ore; il ritorno di una pagina quotidiana, tranne la domenica, riservata all’economia; l’ultima destinata a ‘L’agenda’, con i principali appuntamenti della giornata.
Si va intanto allargando la rosa dei candidati all'eredità di Demarco.
Accanto ai nomi ‘napoletani’ che girano da mesi (il cinquantaduenne Goffredo
Buccini, il cinquantaquattrenne Enzo D’Errico e il quarantaquattrenne Mario Garofalo) c’è una novità: si tratta di Nicola Saldutti che, come gli |

Goffredo Buccini (*), Enzo D'Errico e Mario Garofalo
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altri tre, lavora al Corriere della sera e oggi viene dato come favorito.
Natali napoletani, quarantasette anni compiuti a marzo, maturità scientifica alle |
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Scuole pie di Fuorigrotta e studi non completati di Scienze politiche alla Federico II, Saldutti a ventuno anni lascia Napoli e si trasferisce a Milano perché vince una borsa di studio per giornalisti bandita dalla Rizzoli. Nel 1989 comincia a collaborare a Corriere soldi, un inserto del Corriere della sera. Nell'ottobre del 1990 diventa giornalista professionista, poi arriva l’assunzione e la crescita costante come cronista dell’economia fino a diventare vicario di Daniele Manca, dal quale nel 2009 eredita la guida del settore. |
(*) Da www.cortocircuito.re.it |
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