Al Fatto.it scambio Casciello-Vessicchio

Ricordate la storia di Sergio Vessicchio, il giornalista di Agropoli di cui ci siamo occupati nel mese di aprile? Il direttore del quindicinale locale Il Cittadino era già diventato famoso in passato, quando nel commentare e cercare un motivo allo scarso rendimento dei giocatori della squadra locale, parlava di atleti caduti nelle grinfie voraci di fanciulle del posto, "assatanate di sesso", che condizionavano il rendimento sportivo dei giovanotti in mutande.
Recentemente Vessicchio si è poi ritrovato a commentare per una emitente locale una partita dell'Agropoli, ma il talebano che è in lui ha rischiato seriamente quando ha visto che uno dei guardalinee era una donna, Annalisa Moccia di 27 anni. In preda a una crisi irrefrenabile e quasi in delirio, lo hanno sentito gemere al microfono della tv: "È uno schifo, una donna arbitro".
Nel riportare questo episodio esprimemmo il desiderio di sentire Vessicchio commentare il campionato italiano di calcio femminile. Ma ancora debilitato dalla vista di un arbitro femmina, il giornalista integralista ha trascorso la convalescenza a casa limitandosi a commentare, con stile asciutto e sereno, le partite del mondiale femminile di calcio disputate in Francia. Valutazioni tecniche e tattiche racchiuse in un commento telegrafico: "Il calcio femminile è un covo di lesbiche".
La notizia è stata riportata il 28 giugno dal Fatto.it che a corredo della notizia ha pubblicato una foto. Che non era Vessicchio, ma Gigi Casciello, giornalista e deputato di Forza Italia, salernitano pure lui, che però non ricordavamo come odiatore seriale di donne. Casciello l'ha presa bene: "Vuol dire che Vessicchio è più famoso di me".
Poi l'errore è stato corretto grazie all'intervento di Vincenzo Iurillo, giornalista napoletano de Il Fatto. E nell'archivio del quotidiano di Marco Travaglio è stata sveltamente eliminata la foto di Casciello dalla cartella ‘Giornalisti sessisti salernitani’.

Puccio Gamma

 
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