Cormezz, sciopero
firme per il Napoli

LINEA DURA DEI giornalisti del Corriere del Mezzogiorno contro l’iniziativa dell’amministratore delegato Giorgio Fiore di rivedere le spese degli inviati che seguono il Napoli in trasferta. Il 4 ottobre l’assemblea di redazione ha deciso di affidare al cdr (Paolo Cuozzo, Natascia Festa e Vanni Fondi) un pacchetto di cinque giorni di astensione dal lavoro e di

proclamare dal 5 ottobre lo sciopero ad oltranza delle firme. L’assemblea ha fatto proprio un documento elaborato dal cdr sui vari punti critici che il giornale ha davanti, ma ha deciso di accantonare proposte di mediazione sulla piccola questione delle spese per le trasferte


Natascia Festa e Vanni Fondi

degli sportivi. In fondo l’amministratore, in tempi di revisione dei conti, si era limitato a chiedere di selezionare le trasferte da seguire concentrandosi solo sulle più importanti; per capirci Juve-Napoli sì e Pescara-Napoli o Aik Stoccolma-Napoli no. E da un incontro del comitato di redazione con Fiore era emersa la possibilità di individuare un elenco di match trascurabili. Anche perché, e non un aspetto secondario, che ci va a fare un cronista a seguire la squadra di calcio, ad esempio a Verona per il match con il Chievo, se il Corriere del Mezzogiorno il lunedì non è in edicola?
In assemblea invece il gruppo che ruota intorno allo sport (nel settore lavorano Antonio Scolamiero al desk, Felice Naddeo alla scrittura e Monica Scozzafava che alterna scrittura e desk) ha spinto per una scelta oltranzista che è diventata vincente, anche se non è ben chiaro perché. Si può avanzare l’ipotesi che diversi redattori puntino a esercitare una pressione forte sull’amministratore e sugli altri soci che da molti mesi resistono alle proposte di acquisto delle quote dell’Editoriale del Mezzogiorno avanzate dai vertici della Rcs-Corriere della sera giudicate largamente insoddisfacenti. In tempi di crisi e di tagli, è la riflessione più o meno consapevole dei giornalisti, se gli imprenditori che quindici anni fa hanno dato vita al Cormezz non hanno soldi da investire, meglio che si facciano da parte e il giornale si metta al sicuro entrando nella grande famiglia Corriere della sera, scelta già fatta da altre edizioni locali come il Corriere dell’Alto Adige e il Corriere di Bologna.


Carmine Festa e Antonio Scolamiero

Desta però qualche perplessità la decisione di aprire un confronto aspro con Fiore (le firme mancano sulle pagine del giornale già da una settimana) su una questione minore e in un settore che da giugno ha un nodo spinoso irrisolto. Quando nel maggio del

2011 Monica Scozzafava decise di mettersi in aspettativa per accettare l’offerta di Aurelio De Laurentiis di andare a lavorare all’ufficio stampa del Calcio Napoli, il direttore del Cormezz Marco Demarco l’avvertì che, per evidenti ragioni di opportunità, in caso di rientro al giornale non avrebbe più seguito il calcio; quando a giugno di quest’anno è rientrata all’ovile il redattore capo centrale Carmine Festa le ha ribadito che non si sarebbe più occupata di calcio. Ovviamente Monica Scozzafava scrive di calcio, scrive del Napoli e scrive di De Laurentiis che fino a maggio le ha pagato lo stipendio.