Al Matì non erano in cinquecento

Illustrissimi egregi,
me l’ero cavata con una fotonotizia …. Ma vabbene: è vero che al Matì non entrano 500 persone tutte assieme, ma posso assicurarvi che a quella festa ministeriale (il compleanno di Pecoraro Scanio, ndr) sono transitate, tra prima e dopo, entrate e uscite, più di 500 persone nell’arco dell’intera serata. Mi sembrava elementare. E il ministro non l’ho fatto io. Ma poi, un baretto da aperitivo di Chiaia contiene venti persone alla volta. Se qualcuno scrivesse che ha avuto solo venti avventori quando nell’arco di una sera ne conta almeno 300 come replicherebbe il gestore? Al gossip l’ardua sentenza. Statevi bene.

Luca Marconi


Caro illustrissimo egregio caro,
la ringraziamo vivamente per aver, con una replica che farebbe venire il mal di testa a un’aspirina, difeso il numero (500) della festa ministeriale. Tuttavia il suo ragionamento non sposta di un invitato la nostra considerazione: sono stati chiusi locali a Chiaia per feste molto meno affollate. Ma per caso lei è amico del festeggiato? O degli organizzatori del supremo party? Sa, meraviglia con quanta solerzia sia intervenuto a difesa del compleanno del ministro Pecoraro Scanio. Ci saremmo aspettati, non ce ne voglia, che a replicare fosse stato l’assessore Borrelli o qualcuno del suo entourage o il gestore del grazioso Matì o, il capo dei vigili Schettini, in tandem con l’assessore Mola. Invece a garantire sul “transito” della festa c’è stata la sua nota, ‘elementare’ e rispettabile. Il suo ingresso in campo ci fa venire in mente Leonida. Non il capo dei 300 spartani, ma la signora del Bagaglino interpretata da Leo Gullotta che, entra in scena quando meno te lo aspetti e si esibisce in astruse dissertazioni.
Il ministro non lo ha fatto lei: la vedremo bene, però, come sottosegretario della Movida. Stia bene e si faccia un cocktail

Fausto Molosso

 
Alfonso Pecoraro
Luca Marconi
Carlo Schettini
Gennaro Mola