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12 luglio
2003 / anno XI
numero 26 |
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politica (*)
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economia (*)
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giustizia (*)
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media
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sanità (*)
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Tutte
le sedi regionali
della Rai hanno
un 'coordinatore'
dello staff dei
telecineoperatori
(tco). Fanno eccezione
cinque realtà
medio piccole
(Abruzzo, Basilicata,
Trentino, Umbria,
Valle D'Aosta)
e la Campania.
Allo stato non
vi è un
accordo ufficiale
tra azienda e
sindacato sull'organico
minimo dei tco
che consenta la
nomina di un coordinatore.
All'inizio degli
anni novanta l'organico
necessario per
avere un coordinatore
era di dodici
unità.
Ora è di
cinque- sei.
Nel '94, quando
Giuseppe Castronuovo
ebbe dal direttore
Barbara Scaramucci
la lettera di
nomina a coordinatore,
l'organico napoletano
era di dodici
unità,
anche se non tutti
tco.
Secondo l'inquadramento
contrattuale,
il 'coordinatore'
è una sorta
di vice capo servizio
(figura giornalistica
che in Rai non
esiste), a metà
strada tra il
capo servizio
e il telecineoperatore
ordinario. Fanno
eccezione i quattro
coordinatori 'romani',
inquadrati come
capi servizio:
Enrico Biribicchi
(già inviato),
Maurizio Cirilli,
Enrico Perreca
e Andrea Ruggeri;
mentre molti dei
tco 'romani' che
lavorano per le
testate nazionali
hanno la qualifica
di inviati. |
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