Ansa Na: fuori Cerulo,
capo è Vincenzo Sinapi

IL 30 APRILE è andato in pensione Angelo Cerulo che dal 14 novembre 2016 ha diretto la redazione napoletana dell’agenzia Ansa.
Il testimone è passato a Vincenzo Sinapi, vice redattore capo delle Cronache italiane, che il direttore Luigi Contu ha spedito a Napoli con un incarico ad interim per guidare una squadra di sette giornalisti.
È un interim al momento senza scadenza, - precisa Sinapi a Iustitiavedremo i tempi strada facendo. In ogni caso quando il direttore mi ha proposto il trasferimento a Napoli ho accettato volentieri perché è una città che mi piace molto”.
Nato a Spoleto il primo maggio del ’63, laurea in Giurisprudenza all’università di Perugia, ufficiale paracadutista di complemento della Folgore, Sinapi muove i primi passi da giornalista come collaboratore delle pagine locali del Messaggero. Nel ’90 arriva l’assunzione come

praticante alla redazione umbra dell’Ansa; nel ’92 diventa professionista e nel ’98 si trasferisce a Roma. Per otto anni si occupa di cronaca giudiziaria, per dodici è inviato nelle aree di crisi

Alfonso Di Leva e Carlo Gambalonga (*)

(Afghanistan, Balcani, Iraq) per poi diventare capo redattore aggiunto nella redazione Cronache italiane, con compiti di coordinamento della nera e della giudiziaria nazionale e una delega specifica per le grandi inchieste. È separato e ha due figlie di ventidue e venti anni.
Poche battute su Angelo Cerulo, beneventano di Vitulano, sessantatré anni compiuti a gennaio, professionista dal giugno ’86, una vita professionale spesa alla redazione napoletana dell’Ansa dal praticantato alla pensione, con un’esperienza al Mattino dal 1985 al 1992.
Dopo gli anni opachi del tandem Carlo GambalongaMario Zaccaria seguiti, dal 2012 al 2016, dalla gestione incolore di Alfonso Di Leva e dai due mesi e mezzo di interim di Enzo Quaratino, arriva la stagione di Cerulo che è andato avanti senza troppe scosse registrando certo degli svarioni e, soprattutto diversi buchi su notizie delicate, il più delle volte quando protagonisti erano magistrati.
Infine non si può non ricordare che Cerulo ha lavorato per decenni, cominciando dalla fine degli anni Ottanta, all’ufficio stampa della Camera di commercio di Napoli pur essendo il numero due dell’Ansa. Una incompatibilità macroscopica sulla quale non è intervento nessuno, non la Camera di commercio che disponeva di un canale privilegiato per pubblicizzare tutte le sue iniziative, non l’Ordine dei giornalisti venendo meno al suo principale compito e nemmeno l’agenzia Ansa che, dopo la lunga stagione di Sergio Lepri, ha dimenticato la parola ‘deontologia’.


(*) Da Dagospia