"Torbidi ambienti"

Ci va giù duro Ermanno Corsi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania dal 1989 al 2007, nello snocciolare fatti dai quali emerge con chiarezza che “si fa sempre più allarmante la ‘questione morale’ in alcuni settori del giornalismo e dell’editoria”. La denuncia è forte e sembra scosso anche il cronista di Ansa Napoli Franco Tortora che ne riporta pari pari le parole.
GIORNALISTI: CORSI, ALLARMANTE QUESTIONE MORALE
(ANSA) - NAPOLI, 28 OTTOBRE - "Le reiterate denunce di Roberto Saviano, i rischi e le intimidazioni nei confronti di Rosaria Capacchione, gli esposti del periodico 'La Voce delle voci', l'inchiesta della magistratura con arresti e perquisizioni in alcuni torbidi ambienti dell' emittenza televisiva privata, le pesanti responsabilità della Regione per quanto riguarda la gestione della legge 150 e del Corerat, dimostrano che si fa sempre più allarmante la 'questione morale' in alcuni settori del giornalismo e dell' editoria". Lo dice il consigliere dell'ordine dei giornalisti della Campania Ermanno Corsi, presidente dal 1989 al 2007.
"L' Ordine nazionale dei Giornalisti e il sindacato della Stampa, nazionale e regionale - evidenzia Corsi – hanno giustamente dato vita a un apposito Osservatorio: ogni giorno dovranno essere monitorati cronache, titoli e comportamenti allo scopo di intervenire con tempestività, con l' adozione dei necessari provvedimenti disciplinari, in tutti i casi di lesione all' etica e alla deontologia professionale. le riunioni di giovedì prossimo a Caserta e a Casal di Principe, dimostreranno la ferma volontà del Giornalismo di essere fedele ai valori della Costituzione, di saper eliminare le zone grigie al proprio interno, di essere sempre più strumento di libertà, democrazia e progresso, sostegno decisivo per le forze impegnate nella lotta a tutte le manifestazioni di violenza, di micro e macro criminalità: in Campania - conclude - come in tutte le altre regioni italiane". (ANSA).
COM-TOR/SIL 28-OTTOBRE-08 16:05

Corsi ricorda le denunce di Saviano, le intimidazioni che subisce la cronista del Mattino Rosaria Capacchione, gli esposti di periodici coraggiosi e trovandosi a elencare, tra camorra e malaffare, ci piazza pure “le pesanti responsabilità della Regione” Campania; manca il nome di Bassolino, anche se forse ci azzeccava. Ma Corsi sembra soprattutto indignato da quanto emerso grazie a “l'inchiesta della magistratura con arresti (l’editore Giuseppe Giordano, la moglie, il figlio Ciro e un nipote, ndr) e perquisizioni (a casa del giornalista Giovanni Lucianelli, direttore editoriale delle tv di Giordano, ndr) in alcuni torbidi ambienti dell’emittenza televisiva privata”.
Difficile non condividere l’indignazione di Corsi anche perché, se troveranno conferma le accuse della procura, Giordano avrebbe gonfiato il fatturato e l’organico delle sue tv per accedere a finanziamenti pubblici sempre più alti. Il 21 ottobre, nel giorno dell’arresto di Giordano, l’Ansa titolava: “False fatture e giornalisti fantasma” e “Sequestrata emittente regionale, dichiarava falsi praticanti”. Ed effettivamente le emittenti di Giuseppe Giordano hanno sfornato decine e decine di praticanti.
Rimane un punto oscuro: chi ha firmato la certificazione dell’effettivo svolgimento del praticantato, documento indispensabile per essere ammessi a sostenere l’esame per diventare giornalisti professionisti?

Marcello Latrato
 

Ermanno Corsi

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