Offensiva contro
Pagine Sannite

STA PER PARTIRE l’offensiva di Gianluigi Guarino, direttore del Corriere di Caserta, nei confronti della cooperativa Pagine sannite che pubblica il Sannio, il quotidiano fondato, edito, diretto e stampato da Luca Colasanto, consigliere regionale di Forza Italia. “Entro i primi giorni di novembre – assicura Guarino – partirò con i pignoramenti per incassare i soldi che devo avere da quasi due anni”.
Beneventano di San Lorenzello, quarantuno anni, da sei professionista, dal gennaio 2002 responsabile del Corriere di Caserta, Guarino ha svolto dal ’96 compiti di direttore del Sannio fino al licenziamento avvenuto il 5 febbraio '99.
Con la sentenza, “provvisoriamente esecutiva”, depositata il 29 dicembre 2003, il giudice del lavoro del tribunale di Benevento Piero Francesco De Pietro ha condannato la cooperativa a responsabilità limitata Pagine Sannite a versare a Guarino, per differenze retributive, “euro 112.376,10 oltre a

rivalutazione monetaria e interessi sulla somma rivalutata dalla maturazione del diritto alle singole poste attive di credito fino al soddisfo” e a pagare 5500 euro di spese legali. Una somma oggi lievitata ben oltre i 150mila euro.
Dagli addetti ai lavori la


Luca Colasanto e Rocco Truncellito

sentenza beneventana viene considerato un provvedimento importante perché il giudice piccona il mondo delle presunte cooperative che affollano la rete precaria dell’editoria campana.
“Nessun elemento probatorio – scrive De Pietro - sia documentale che testimoniale induce ritenere che la cooperativa Pagine sannite fosse realmente esistente e operante e soprattutto che il ricorrente (Guarino, ndr) fosse un socio effettivo”. E precisa: “È necessario stabilire se, quando la cooperativa elesse il nuovo consiglio d’amministrazione e diventò editrice del Sannio Quotidiano con la nomina del ricorrente a direttore, fosse una vera cooperativa o in realtà simulasse con i dipendenti formalmente soci un rapporto di lavoro subordinato”. Per concludere: “Ebbene dalla lettura degli atti prodotti non emerge la prova della reale ed effettiva esistenza di una cooperativa di produzione e lavoro ma una struttura imprenditoriale guidata dal Luca Colasanto che da presidente del cda aveva la proprietà e il controllo del giornale”.
Dopo la sentenza di primo grado, l’avvocato di Guarino, Rocco Truncellito, ha notificato tre precetti e un pignoramento su un conto della Banca di Roma intestato a Pagine Sannite, ma i dirigenti della cooperativa hanno presentato opposizione alla corte d’appello di Napoli, sostenendo che avevano difficoltà persino a pagare i dipendenti e chiedendo la sospensiva della esecutività della sentenza; Truncellito ha replicato con una memoria. Risultato: i giudici della corte d’appello hanno deciso di accogliere soltanto in parte la richiesta di Pagine Sannite, fissando in 50mila euro la somma già esecutiva.
“L’appello – dichiara Truncellito – prenderà il via soltanto il 20 dicembre 2006, quindi ora ripartiamo con i pignoramenti. Nel caso dovessero andare a vuoto, rimarrà da percorrere soltanto la strada dell’istanza di fallimento”.

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