Barbano dà la cronaca
a Balestra e Molinari

LA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE’ annunciata da settimane dal direttore del Mattino Alessandro Barbano è arrivata: il 13 ottobre ha informato il comitato di redazione (Gerardo Ausiello, Marisa La Penna, Luigi
Roano
) e il giorno successivo ha reso noto con un ordine di servizio la nuova “organizzazione redazionale” che sarà operativa dal 21 ottobre.
Dopo il vuoto lasciato dal coordinatore del dorso cronache Paolo Russo, assunto come capo ufficio stampa dal presidente della Regione Vincenzo De Luca, era necessario ripartire dal vertice della cronaca e il direttore aveva davanti due strade: azzeramento o un più prudente mantenimento dello statu quo. Barbano ha optato per una soluzione radicale decidendo di voltare

pagina e di puntare su una coppia di solidi ‘provinciali’: Aldo Balestra che sarà il coordinatore del dorso cronache, con Napoli e Grande Napoli, e Gianni Molinari nuovo capo cronista.
Natali avellinesi, cinquantadue anni, da

Franco Buononato e Lorenzo Calò

venti professionista, una laurea in Giurisprudenza all’università di Salerno con una tesi in Diritto penale sulla diffamazione a mezzo stampa, Balestra lavora al Mattino come articolo 1 dal 1998 dopo dodici anni da collaboratore alla redazione irpina e dall’ottobre 2011 guida la sede di Caserta che lascerà nei prossimi giorni per trasferirsi a Napoli. Non deve fare traslochi invece Gianni Molinari, che dal gennaio 2013 occupa la poltroncina di vice capo cronista. Potentino, cinquantuno anni da compiere a dicembre, pubblicista dal 1984 e professionista dal 2000, assunto al Mattino nell’aprile 2005 come numero due del settore economia, ha guidato le redazioni di Caserta e poi di Salerno. Il vice di Molinari, che completa il vertice della cronaca, è Corrado Castiglione, napoletano, cinquantadue anni, dal 1996 professionista, in arrivo dal dorso nazionale (la definizione barbaniana è ‘Area globale’ e comprende interni, esteri, politica ed economia, mentre l’intero secondo dorso si chiama ‘Area identitaria’).
Cambiano anche i vertici di Caserta e Benevento. In Terra di lavoro si insedia il tandem che, con il sostegno di qualche collaboratore, confeziona in solitudine le pagine del Sannio: il capo è Lorenzo Calò, il numero due Antonio Ferraro. Si trasferiscono a Benevento dalla redazione di Caserta

Maurizio Cerino, Tullio De Simone e Paolo Mainiero

Franco Buononato, promosso responsabile dell’edizione sannita, e Claudio Coluzzi che sarà il vice.
Veniamo ora agli spostamenti a via Chiatamone.

Dopo ventidue mesi da capo cronista Marilicia Salvia viene trasferita all’Area globale come vice di Pietro Perone. Lasciano la cronaca di Napoli anche Paolo Mainiero e Maria Pirro; il primo con destinazione Area globale, la seconda, che a metà settembre ha ottenuto il rinnovo del contratto per un altro anno, viene spedita a Internet dove sbarca anche Maurizio Cerino, proveniente dalla Grande Napoli. Dall’Area globale Tullio De Simone viene spostato alla Grande Napoli, mentre approda in cronaca di Napoli Fulvio Scarlata che libera la casella dello sport per Fabio Jouakim in arrivo da Internet. 
Da segnalare infine che la “riorganizzazione” profonda dell’organico ha comportato quattro promozioni: Balestra da capo servizio diventa vice redattore capo; Buononato, che è nell’elenco dei giornalisti da prepensionare con il prossimo stato di crisi, da redattore ordinario viene promosso capo servizio e responsabile di una redazione provinciale, mentre Coluzzi conquista i gradi di vice capo servizio così come Castiglione.