Il lavoro agile non comporta la modifica di:

  • mansioni, salvo quanto determinato, a prescindere dal lavoro agile, dal Direttore ex art. 6 CNLG

  • qualifica contrattuale e retribuzione

  • collocazione organizzativa all’interno della struttura redazionale

  • sede e orario di lavoro

  • esercizio del potere direttivo e gerarchico di Direttore ed Editore

  • diritti e doveri del Giornalista, ivi compresi i diritti sindacali

  • assicurazione obbligatoria per gli infortuni, che resta valida anche in regime di lavoro agile, così come le polizze integrative aziendali

  • codice disciplinare

  • regole per trasferte e missioni

Requisiti. Tutti i giornalisti articolo ex art. 1 hanno la facoltà di richiedere il lavoro agile.

Richiesta. La richiesta di adesione al lavoro agile è sempre su base volontaria. Il Giornalista invierà per iscritto una comunicazione via mail al Direttore/Capo settore di riferimento e Direzione Risorse Umane, esprimendo la propria volontà di svolgere parzialmente la propria prestazione in modalità lavoro agile.

Trascorsi 5 giorni dalla richiesta, salvo eventuale diniego espresso e motivato da parte del Direttore, collegato al ruolo ricoperto dal Giornalista nell’organizzazione redazionale, il Giornalista sottoscriverà con l’Azienda l’accordo individuale di regolamentazione del lavoro agile.

Forma. L’accordo individuale di disciplina del lavoro agile sarà sempre stipulato da Editore e Giornalista in forma scritta.

Durata. L’accordo di lavoro agile avrà durata di 12 mesi dal 1° giorno del mese successivo alla sottoscrizione dello stesso da parte di Azienda e Giornalista e terminerà comunque al termine della sperimentazione disciplinata dal presente Accordo.

Recesso. Ciascuna delle parti (Giornalista ed Editore), a fronte di giustificato motivo, può recedere dall’accordo individuale di lavoro agile con un preavviso, scritto, non inferiore a 30 giorni. In ogni caso, l’efficacia del recesso avrà effetto dal 1° giorno del mese successivo al decorso dei 30 giorni indicati.

Quantificazione e pianificazione. Al fine di favorire socializzazione, arricchimento reciproco e coralità della costruzione del prodotto giornalistico, il lavoro agile avverrà prevalentemente in modalità mista, con un mix di giornate di presenza in sede e di lavoro al di fuori delle sedi aziendali. La misura dei giorni di lavoro agile sarà pari a 9 giorni al mese. La programmazione di tali giornate avverrà in base ad una pianificazione mensile definita con il proprio responsabile. La distribuzione e pianificazione delle giornate di lavoro agile e in presenza verrà confermata con cadenza settimanale, in base alle esigenze di natura organizzativa e produttiva e tenendo conto, ove possibile, delle preferenze di ogni singolo dipendente e potrà essere modificata, con un preavviso minimo di 24 ore, in funzione di eventuali necessità organizzative aziendali. Rimane inteso che le giornate di lavoro agile non utilizzate non saranno né recuperabili né cumulabili nei mesi successivi.

Formazione. Al Giornalista in lavoro agile verranno garantiti gli stessi interventi e percorsi formativi previsti per la generalità dei Giornalisti, ivi compresa l’informazione e formazione relative agli applicativi e software che saranno utilizzati per l’organizzazione e pianificazione del lavoro.