Condannato a 26 mesi
Aruta rimane direttore

IL 4 FEBBRAIO, come ogni mese, è stato diffuso nelle edicole di Arzano, Casavatore e Casoria il periodico Prospettive. In questo numero Giovanni Aruta firma l’editoriale e il servizio di prima, piazza tre articoli in terza pagina e chiude in ottava con un pezzo sullo sport accanto alla gerenza che apre come direttore responsabile.
Ma Giovanni Aruta, dipendente Atitech, sindacalista della Fit Cisl e giornalista pubblicista, il 21 dicembre è stato condannato dalla Corte di cassazione a due anni e due mesi di reclusione per maltrattamenti aggravati in famiglia e lesioni ai danni della moglie.
Sono trascorsi oltre cinquanta giorni dal sigillo definitivo della Suprema corte che ha confermato le condanne di Arpaia in primo grado e in

appello ma ancora non si è sentita la voce del Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti della Campania. Il Disciplina, dopo il commissariamento dell’Ordine campano deciso il 18 gennaio scorso dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, è l’unico organismo rimasto operativo perché i nove componenti vengono nominati dal presidente del tribunale di Napoli.
La prima condanna del direttore di

Ottavio Lucarelli

Prospettive, che venne diffusa dai giornali locali, risale al novembre del 2020 eppure Ottavio Lucarelli il 17 gennaio scorso cade dalle nuvole quando viene interpellato dal cronista del Fatto Quotidiano Vincenzo Iurillo e dichiara: “vi ringrazio per averci informato; ho informato immediatamente il consiglio di disciplina affinché apra un fascicolo su Aruta, sul cui caso mi auguro una rapida decisione trattandosi di un atto firmato dalla Cassazione”.
Immediatamente” sembra un avverbio che non si presta a interpretazioni ma forse non è così. Iustitia ha telefonato a Diana Miraglia, presidente del Consiglio di disciplina della Campania, per avere notizie su Giovanni Aruta. “Del pubblicista condannato in via definitiva dalla Cassazione non so niente. Lucarelli non mi ha informata. In ogni caso il 24 febbraio è fissata una riunione dell’intero Consiglio di disciplina e il primo fascicolo di cui ci occuperemo sarà il caso Aruta”.