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Il sostituto Ceglie
querela il Mattino |
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IL 21 MAGGIO il Mattino è uscito con una notizia a tutta pagina; titolo: “Rifiuti, sotto inchiesta il magistrato Ceglie”, catenaccio: “Avviso di garanzia per abuso d’ufficio nel filone d’indagine sul consorzio Ce4. Gli atti alla procura di Roma”, sommario: “Il sostituto casertano si sarebbe interessato per un
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porto d’armi / A breve l’interrogatorio”.
Si tratta di una notizia policentrica: nasce a Caserta, viene lavorata a Napoli ed è firmata Roma. In calce all’articolo c’è infatti la sigla ‘re. ro.’, che sta per redazione romana. La notizia è stata pubblicata con |

Il Mattino del 21 maggio |
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grandissimo rilievo sia nelle pagine di Napoli-Campania, settore guidato da Claudio Scamardella, che nell’edizione di Caserta, affidata a Nando Santonastaso. Ma veniamo alla vicenda che vede protagonista il sostituto procuratore della procura di Santa Maria Capua Vetere Donato Ceglie, napoletano, quarantasei anni, da diciotto in magistratura, noto per le sue inchieste sull’ambiente e sulle ecomafie.
Il quotidiano di Caltagirone scrive che “nei confronti del magistrato viene ipotizzato il reato di concorso in abuso d’atti d’ufficio. L’accusa si riferirebbe a un presunto interessamento che avrebbe esercitato il pm sammaritano nei confronti di un funzionario di prefettura per il rilascio di un porto d’armi a favore di un imprenditore del settore dei rifiuti”. Una notizia importante, ma piccola, impaginata con un titolo fortissimo e inserita all’interno di un articolo
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Mario Orfeo, Nando Santonastaso e Claudio Scamardella
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dalla chiusa durissima. “Un’inchiesta – quella sui rifiuti in provincia di Caserta - che si è andata sviluppando – scrive l’estensore anonimo del Mattino – negli ultimi mesi. Al di là delle accuse ai singoli indagati, gli inquirenti hanno disegnato uno scenario complessivo
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inquietante: un giro di mazzette, regali e favori collegato all’individuazione della discarica – e della ditta a cui demandare lo smaltimento – nella zona compresa tra Falciano del Massico, Mondragone, Santa Maria La Fossa, Castelvolturno e Sessa Aurunca, nella parte alta della provincia di Caserta. Un giro che vede coinvolti funzionari dello Stato, imprenditori e, in ultimo, anche un magistrato”.
L’articolo non è piaciuto al pm Ceglie e il 10 giugno il suo legale, l’avvocato Giuseppe Fusco del foro di Napoli, ha presentato alla procura di Roma una querela nei confronti dell’autore dell’articolo e del direttore del Mattino Mario Orfeo.
Nella querela il pm di Santa Maria precisa che l’indagine a suo carico riguarda un fatto che non ha nulla a che vedere con l’inchiesta sui rifiuti e sulle
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discariche condotta dai magistrati dell’antimafia di Napoli Raffaele Cantone e Alessandro Milita, così come non ha nulla a che vedere con presunte tangenti e attività di corruzione di pubblici funzionari in quanto scaturisce dai suoi “presunti rapporti con il vice prefetto Ernesto Raio”, cui si sarebbe rivolto per sollecitare il rinnovo di un porto d’armi a |

Raffaele Cantone e Alessandro Milita |
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favore di un imprenditore. E aggiunge che questo è l’unico fatto per il quale è indagato dalla procura di Roma.
Inoltre Ceglie ricorda la sua intensa attività di pubblico ministero: ”Sono stato e sono titolare di inchieste proprio nel settore dei rifiuti e delle discariche; sono stato e sono titolare di inchieste anche in materia di cave con sequestri recenti di cave e cementifici (decreti firmati in tandem con il procuratore aggiunto della procura di Santa Maria Paolo Albano, ndr) anche di proprietà della Cementir Cementerie del Tirreno spa; sono conosciuto, non solo nell’ambito locale, ma a livello nazionale, come uno dei magistrati di maggior impegno nel perseguire (con iniziative di grosso spessore) fatti illeciti riguardanti tutta la
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Pasquale Clemente e Giuseppe Fusco
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problematica della tutela del territorio”.
Probabilmente non è casuale nella querela il riferimento al sequestro delle cave della Cementir, una spa, che come l’Edime-Il Mattino, fa parte della galassia del gruppo Caltagirone. E proprio sul collegamento tra le due società ha battuto il direttore della Gazzetta di Caserta Pasquale Clemente nel |
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fondo che il 22 maggio ha dedicato alla vicenda Ceglie, fondo esplicito e duro fin dal titolo: “Il magistrato ha fatto chiudere la Cementir illegale / Mattino, vergogna per un porto d’armi”.
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