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Tre assunzioni
a via Marconi,
spazi ridotti per i 'precarietti'
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CON UN COMUNICATO dall’incipit trionfante (“Finalmente!”) il comitato di redazione della sede napoletana della Rai (Annalisa Angelone, Enrico Deuringer e Massimo Ravel) il 30 maggio ha annunciato l’assunzione “ad horas” di Valeria Capezzuto e Massimo Calenda, mentre per Ettore De Lorenzo c’è “un contratto a tempo determinato, di nove mesi, propedeutico all’assunzione”. “Con l’ingresso definitivo dei colleghi in redazione – scrive il cdr nel comunicato – si concludono tre lunghe storie di precariato e si dà una prima importante risposta (la nostra è infatti la redazione che ottiene il più alto
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numero di assunzioni in un pacchetto di quindici per l’intera Tgr) alle carenze di organico che da anni pesano sul nostro lavoro”.
Le assunzioni dovrebbero scattare il 27 giugno. “Dal 30 maggio, – chiarisce Ravel – quando i colleghi hanno sottoscritto un accordo con la Rai
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Valeria Capezzuto, Cecilia Donadio e Massimo Milone |
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impegnandosi fino al 2009 a non fare causa all’azienda per il periodo pregresso, deve esserci una pausa di tre settimane. Perciò ‘ad horas’ non tiene conto dei tempi tecnici necessari per l’entrata in servizio”.
Soddisfatti con moderazione i precari regolarizzati perché l’accordo stipulato il 23 febbraio scorso da Gianfranco Comanducci per la Rai e dai segretari dell’Usigrai e della Fnsi, Roberto Natale e Paolo Serventi Longhi, prevede per gli assunti ancora due anni di prova con contratto depotenziato, cioè con una retribuzione ridotta rispetto a quella percepita da un redattore ordinario. Cinque dei giornalisti di fascia A inseriti nella prima tranche di assunzioni avranno, per ora, un nuovo contratto a tempo determinato; tra i cinque c’è il napoletano De Lorenzo. “Ma in nessuna parte dell’accordo – osserva uno dei precari - è detto in maniera esplicita che dopo il contratto a termine scatta automaticamente l’assunzione. E su questo l’Usigrai dovrà fare chiarezza. Senza contare che, anche se tutto fila liscio, per i i prossimi tre anni ci sarà ancora lo stipendio ridotto”. Il contratto ai precari inseriti in fascia A dà
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Adriano Albano, Massimo Calenda, Carlo Carione, Donatella Cataldi
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nuove chance ai quattro giornalisti in fascia B (Cecilia Donadio, Adriano Albano, Gilly Castellano, Pellegrino Genovese) della redazione di via Marconi, anche perché sono ormai
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vicini al traguardo dei sessantacinque anni Pasquale De Angelis (in pensione a settembre), Eugenio De Bellis (a novembre) e Federico Ricciuti (il 19 febbraio).
Nessuna chance invece per chi non è stato incluso tra i trecento delle fasce A e B, i cosiddetti precarietti, che il redattore capo di Napoli, Massimo Milone, vuole tenere fuori anche dal pacchetto di novanta giorni deciso per le sostituzioni estive. La pattuglia dei precarietti, guidata da Fabrizio Cappella, Carlo Carione e Donatella Cataldi, vive giorni difficili perché teme che l’accordo di febbraio tra l'azienda e sindacato abbia scavato una voragine tra chi è inserito negli elenchi delle fasce e gli altri, i cui anni di precariato in Rai rischiano di essere azzerati per dare spazio a forze nuove, selezionate secondo la discrezionalità dei vari capi e capetti. Un timore cresciuto dopo gli incontri con un redattore capo freddo. “Quando alle mie domande – confessa uno dei precarietti - ho visto che Milone non mi guardava e diceva che aveva molto da fare, mi sono sentito un mendicante. Prima ci conservavano le briciole, ora sembra che anche quelle saranno riservate a new entry sponsorizzate da chissà chi. Per noi sarebbe la fine perché abbiamo già visto a quale velocità viaggiano supertreni come quelli di Pellegrino Genovese. E pare non conti niente che abbiamo sempre lavorato al tg con giornate faticose, mentre altri
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hanno accumulato presenze con i ritmi più blandi delle rubriche ".
Del piano ferie il responsabile della redazione ha discusso lunedì 13 giugno con il cdr; ne è scaturito un confronto aspro con Ravel. L’aziendalista Milone ha sostenuto che
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Pasquale De Angelis, Eugenio De Bellis e Federico Ricciuti |
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per la copertura delle ferie dei redattori vanno utilizzati i precari di fascia B; per gli altri si vedrà in autunno, alla ripresa delle rubriche (Il Settimanale e Neapolis). Ravel ha ribattuto chiedendo che i mini contratti estivi venissero affidati a chi è rimasto fuori dall’accordo di febbraio, pur lavorando, a spizzichi, in Rai da sei anni la Cataldi e dal 2001 Cappella e Carione.
La questione è stata rinviata al 15 giugno quando nella sede di Fuorigrotta si è tenuto un incontro del comitato di redazione con Pierluigi Camilli, vice direttore vicario della Tgr. Camilli non ha aperto spiragli ai precarietti e la palla passa ora al comitato di redazione che dovrà tutelare i diritti di chi da anni viene utilizzato dall'azienda. Il vicario ha invece fornito una novità sulla fascia A. Nelle altre redazioni tre giornalisti di prima fascia hanno rinunciato all'accordo con la Rai e, con la riassegnazione dei posti, è stata promossa in A Cecilia Donadio. |
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