Esplosione di praticanti,
Campania terza in Italia
NEL SETTORE dell'informazione la Campania ha una rete di aziende caratterizzate da dimensioni piccole e grande precarietà. L’indice di lettura dei quotidiani è largamente al di sotto della media nazionale, che è ferma da decenni ed è comunque inferiore a quella dei paesi europei più evoluti. Eppure, questo sistema regionale modesto e gracile alla sessione d’esami per diventare giornalista professionista, cominciata il 31 ottobre con le prove scritte all’hotel Ergife a Roma, ha spedito 101 praticanti. Uno squadrone che ha consentito alla Campania di piazzarsi al terzo posto nella classifica tra le regioni italiane, alle spalle di Lombardia e Lazio, che hanno ben altre reti editoriali, e di avere un numero di praticanti superiore al doppio dei candidati

di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria messi insieme.
Ma vediamo da vicino i 101 che hanno sostenuto le prove scritte. Il gruppo più consistente, 27 praticanti (Alison, Burattino, Cafiero, Cascone, Castaldo, Clemente, Conte,


Francesco Borrelli, Gianluca Rossellini e Antonio Tricomi

Coppola, De Luca, De Paola, Geremicca, Giugliano, Malanga, Giovanni Messina, Monaco, Nardone, Pappalardo, Parente, Raimo, Rossellini, Ruggiero, Scotellaro, Siano, Sullo, Toriello, Tortora, Tristano), viene dalla scuola di giornalismo del Suor Orsola Benincasa, che ha chiuso il primo biennio. Il master del Suor Orsola andrà valutato in altra occasione, ma certo desta molte perplessità una scuola che ha un direttore fantasma, Paolo Mieli, prima assorbito dai suoi mille impegni, con la Rcs, con la tv, con i libri, ai quali, dal dicembre 2004, ha aggiunto la direzione del Corriere della sera.
Dalle realtà editoriali più solide della Campania (Mattino, Repubblica, Corriere del Mezzogiorno, Rai, Ansa e, a Salerno, la Città) sono arrivati soltanto tre praticanti: il trentacinquenne Alfonso Abagnale di Ansamed, il quasi quarantenne Giuseppe Neri del Mattino, l’ultracinquantenne Antonio Tricomi di Repubblica Napoli. Neri e Tricomi possono essere definiti ‘abusivi’. Il primo è stato a lungo corrispondente del Mattino da Pomigliano d’Arco. Tricomi è la firma storica degli Spettacoli di Repubblica Napoli, da molti anni presenza fissa della redazione di piazza dei Martiri; forse con il tesserino di professionista verrà finalmente regolarizzata la sua posizione.
Sono invece cinque i praticanti in arrivo dall’agenzia Chilometri, che pure ha chiuso da oltre un anno l’ufficio di Napoli: Fabio Mandarini, Bruno Marra, Roberto Palumbo, Mario Piccirillo e Fabiano Salemme.
Ma l’azienda editoriale che sforna il maggior numero di aspiranti professionisti è il gruppo televisivo che fa capo all’imprenditore Giuseppe Giordano, che controlla Teleregione e Quarto Canale. Il 31 ottobre i reporter schierati all’Ergife con la casacca di Giordano sono stati undici: Marcello Altamura, Antonella Amato, l’assessore alla Provincia di Napoli Francesco Borrelli, Antonia De Giulio, Michela Della Rocca, Luisa Maradei, Giuseppe


Giuseppe Giordano, Giovanni Messina e Roberto Race

Messina, Giuseppe Papa, Divina Prisco, Roberto Race e Francesco Russo. Nella sessione precedente sono stati nove.
Tra gli addetti ai lavori della Campania la carica dei 101 praticanti non ha suscitato grande interesse; invece a Roma e a Milano

chi segue le vicende sindacali e ordinistiche ha drizzato le antenne. In particolare la componente di Senzabavaglio, guidata dall’inviato del Corriere della sera Massimo Alberizzi, insieme alla freelance Simona Fossati e a Pino Nicotri dell’Espresso, ha chiesto all’Ordine nazionale l’immediata apertura di un’inchiesta per fare chiarezza sul diluvio di praticanti arrivati da Napoli.