Il carcere di Sollicciano

Caro direttore,
a sessantasette anni suonati (a luglio), probabilmente Carlo Franco è ancora il cronista più dinamico, curioso e attento della squadra di Demarco al Corriere del Mezzogiorno. Ma a tutti capitano giornate storte, giornate in cui si pensa di rimediare con il mestiere alla fatica di controllare le notizie e i dettagli di ciò che si sta scrivendo. A Carlo Franco è capitato alla vigilia della prima al San Carlo del Fidelio di Beethoven, quando nel foyer del teatro è stata presentata l’intervista ad Adriano Sofri fatta dal sovrintendente Gioacchino Lanza Tomasi.
Forse influenzato dalla rivoluzione del ’99 o dall’amicizia con la giornalista Nora Puntillo, comincia chiamando la protagonista del Fidelio ‘Eleonora’ e non ‘Leonora’ e racconta che “l’eroina Eleonora si traveste da donna per salvare il suo uomo”.
Carlo Franco scrive poi che l’intervista è “ambientata in una saletta del carcere di Sollicciano a Pisa”: il carcere di Sollicciano è a Firenze e l’intervista è stata realizzata alla Normale di Pisa. Saluti

lettera firmata
 
Carlo Franco
Lanza Tomasi
Nora Puntillo