Zarrelli, il giudice Bonavolontà si riserva

Con un rinvio d’ufficio per difetto di citazione il 21 ottobre è saltata la prima udienza del giudizio per diffamazione e violazione del segreto istruttorio promosso da Domenico Zarrelli nei confronti dei media che hanno pubblicato nell’aprile del 2014 la notizia della decisione della procura di Napoli di riaprire le indagini sulla strage di via Caravaggio avvenuta il 30 ottobre del 1975.
Il risarcimento chiesto dai legali di Zarrelli, il fratello Mario e sua figlia Ilaria, è di cinque milioni di euro.
Il processo si è ora mosso con l’udienza del 13 gennaio davanti al giudice Gabriella Bonavolontà della quarta sezione civile del tribunale di Napoli. Il giudice si è riservato per valutare se accogliere la richiesta degli avvocati di Zarrelli di andare subito a chiudere il giudizio con una sorta di rito abbreviato (secondo l’articolo 703 bis del codice di procedura civile), o fissare, come chiesto dai legali dei ‘diffamatori’, una udienza per precisare le domande e avanzare le richieste istruttorie. La decisione dovrebbe arrivare entro la metà di febbraio.

Martin Beck

 
Domenico Zarrelli
Mario Zarrelli