Tgr, allo stadio Arechi
inviato un redattore capo

DOMENICA 15 novembre il campionato di serie A è fermo e bisogna accontentarsi della serie B con Avellino-Latina e Salernitana-Novara. Allo stadio Arechi il Mattino, che coprirà la partita con tre pagine, manda due collaboratori pubblicisti: il quarantenne Eugenio Marotta e il ventisettenne di Battipaglia Alfonso Maria Avagliano. La Rai fa le cose in grande e spedisce a seguire la Salernitana, quart’ultima in classifica, il redattore capo, ed ex vice

direttore, Carlo Verna.
Così lunedì 16 novembre al tgr delle 19,30 i telespettatori hanno potuto apprezzare la cronaca accurata e le interviste ficcanti di Verna al goleador Alfredo Donnarumma, all’allenatore Vincenzo Torrente e al patron della squadra granata Claudio Lotito, dominus anche della Lazio.
Ora l’ex vice direttore può cercare nuove sfide professionali seguendo in Lega Pro, e i dirigenti Rai saranno sicuramente

Claudio Lotito

d’accordo, la Casertana che sta dominando il girone C; qualche difficoltà in più potrebbe invece arrivare dall’azienda se vorrà spingersi sui campetti polverosi dove si disputano le partite dei campionati dilettanti.
In ogni caso Verna, a cinquantasette anni, sta realizzando i suoi sogni. Dopo che il 30 giugno i vertici di viale Mazzini non gli hanno rinnovato il contratto di vice direttore è partito tranquillo per la Russia a seguire i mondiali di nuoto disputati a Kazan dal 24 luglio al 9 agosto e al ritorno, dopo qualche giorno di meritata vacanza, si è potuto concentrare sulle imprese degli amati azzurri non facendo mancare ai telespettatori le cronache delle partite del Napoli in campionato e in Europa League.
Anche piccoli problemi logistici sono stati risolti in modo rapido ed efficace dal capo della redazione di Napoli Antonello Perillo. Quando il primo ottobre è arrivato a via Marconi Renato Cantore, nuovo vice direttore con la delega alle edizioni del Mezzogiorno peninsulare della Tgr, la Testata giornalistica regionale dalla quale dipendono tutte le sedi locali, Verna gli ha liberato la stanza all’attico. Ma si è attivato personalmente Perillo, nelle vesti di arredatore capo, che gli ha allestito una stanza al terzo piano dove c’è la redazione. E da un paio di settimane occupa il nuovo ufficio con scrivania color legno, due televisori e alle pareti gli attestati delle sue partecipazioni da

Vincenzo Torrente

cronista alle Olimpiadi.
Verna è una presenza sostanzialmente inutile, ma incombente. Riduce gli spazi dei cronisti dello sport (con il capo Gianfranco Coppola ci sono Fabrizio Cappella, Carlo Carione e Nello Di Costanzo) perché non rinuncia alla partita della domenica, con relativa indennità, senza contare le saltuarie incursioni in altri sport come la pallanuoto. Frustra progetti di crescita professionale in termini di grado

e di ruoli perché Napoli con l’ex vice direttore ha un terzo redattore capo che va ad affiancare il responsabile Perillo e il vicario Procolo Mirabella.
Intanto Verna aggiunge ai sei anni (2006-2012) da segretario dell’Usigrai e ai diciotto mesi (gennaio 2014- giugno 2015) da vice direttore con sede all’attico di Fuorigrotta gli oltre quattro mesi già trascorsi da redattore capo in attesa che il direttore della Tgr Vincenzo Morgante gli assegni un incarico.
Ma in quale azienda pubblica o privata puoi pagare 70/80mila euro netti all’anno a un dirigente che sottoutilizzi? Soltanto alla Rai perché nessuno, o quasi, risponde di quello che fa o che non fa.