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Questo è un numero speciale perché interamente dedicato a Iustitia, al suo direttore e a una pesantissima vicenda umana e giudiziaria. E, dopo diciotto mesi lunghi e difficili, il direttore di Iustitia Nello Cozzolino ritiene necessario fare un punto per informare i lettori.
Per Iustitia ci sono ad oggi due piccole, buone notizie: il 7 marzo 2008 il giudice civile del tribunale di Napoli Massimo Pignata ha respinto con un’ordinanza di otto pagine il ricorso d’urgenza presentato da Giustino Fabrizio, responsabile delle pagine napoletane di Repubblica, e da cinque giornalisti che con lui lavorano al desk: il vice Ottavio Ragone, Francesco Rasulo, Edoardo Scotti, Giovanni Marino e Giantomaso De Matteis. Con il ricorso i sei chiedevano al magistrato di ordinare, per tre ‘articoli’ di Iustitia (The fab four di Repubblica; Alimuri, il silenzio di Fabrizio e Orfeo; Una brutta notizia) ritenuti diffamatori, la rimozione dal sito e la cancellazione dall’archivio.
Il 5 giugno 2008 la decisione di Pignata è stata confermata, con una motivazione di diciassette pagine, dalla decima sezione civile, presidente Michele Oliva, giudici a latere Rosa Romano Cesareo e Michele Caccese, relatore. È ora
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