Respinto l'articolo 700
presentato da Crescentini

IL 5 MARZO il giudice del lavoro del tribunale di Napoli Maria Rosaria Lombardi ha respinto il ricorso d’urgenza (articolo 700) presentato da Ciro Crescentini, il sindacalista licenziato nel settembre scorso dalla Fillea Cgil campana, l’organizzazione dei lavoratori dell’edilizia. Contro l’ordinanza della Lombardi presenterà nei prossimi giorni il reclamo l’avvocato Giuseppe Marziale, che con Patrizia Totaro difende Crescentini; la Fillea Cgil è invece assistita da Antonio Azzarello e Massimo Di Celmo, titolare

dell’ufficio giuridico della Cgil campana.  Di fronte a una questione complessa come un licenziamento in una struttura sindacale, per la quale (in base alla legge 108 del 1990) è esclusa l’applicazione dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori, come peraltro avviene


Ciro Crescentini, Giovanni Sannino e Alberto Trama

anche per i partiti politici e le organizzazioni religiose, il giudice, almeno nella fase d’urgenza, si è limitato a esaminare l’illegittimità del licenziamento, accantonando il nodo del risvolto discriminatorio della vicenda Crescentini.
La decisione della Lombardi segna una vittoria, parziale, del segretario provinciale della Fillea Giovanni Sannino, del segretario napoletano della Cgil Giuseppe Errico e del dominus della Cgil campana Michele Gravano, ma rischia di essere una vittoria di Pirro, per almeno tre motivi.
Le numerose denunce sulla scarsa sicurezza nei cantieri, sul lavoro nero e sugli appalti poco trasparenti nascevano da un rapporto fiduciario dei lavoratori del settore con un interlocutore sindacale credibile e pronto a esporsi in prima persona. L’espulsione di Crescentini ha nei fatti spento il motore dello sportello antimobbing, nato un paio di anni fa, d’intesa con il centro della Asl Napoli 1, come iniziativa Fillea per poi rapidamente allargarsi a tutte le organizzazioni della Cgil provinciale. Infine il licenziamento ha spinto oltre centoventi iscritti a dare le dimissioni dalla Cgil e a passare in massa alla Uil campana guidata da Anna Rea; tra i dimissionari anche membri del direttivo provinciale della Fillea come Tatiana Taddei, Alberto Trama e Anna De


Filippo Beatrice, Giuseppe Errico e Anna Rea

Biase, componente anche del direttivo regionale e nazionale di categoria e della Camera del lavoro di Napoli.
Vittoria di Pirro per la Cgil, ma stop amaro per Crescentini, che a Iustitia dichiara: “Al di là delle questioni di diritto, le cui valutazioni lascio ai tecnici,

mi limito ai fatti. E per me, dopo oltre venticinque anni spesi a lavorare per la Cgil, i fatti sono due: sono da sei mesi senza stipendio e sono esposto, senza alcuna tutela, alle ritorsioni delle aziende e delle persone oggetto delle mie denunce alla magistratura, per le quali negli ultimi mesi sono stato ascoltato dai pm della procura di Napoli Filippo Beatrice e Francesco Curcio”.