SBORSANDO POCO MENO di 50mila euro l’editore Lucio Varriale ha chiuso la 'guerra' con il giornalista del Corriere del Mezzogiorno Fabrizio Geremicca. All’origine del contenzioso un articolo pubblicato dal Cormezz e firmato da Geremicca, che già in passato si era occupato dell’editore.
La guerra scoppia il 2 dicembre 2006 quando Geremicca scrive un colonnino sull’occupazione di Telelibera, l’emittente controllata da Varriale, da parte dei No global e riserva metà dello spazio alle polemiche suscitate sei mesi prima |
avanti con articoli, comunicati, dichiarazioni, appelli prima di spostarsi inevitabilmente nelle aule di giustizia: le parti si citano e controcitano. Dopo vari passaggi e accorpamenti restano in piedi due giudizi penali e due civili, con ricorsi anche alla Corte di cassazione. E soltanto uno dei quattro arriva a conclusione: il 27 gennaio 2009 il gip del tribunale di Roma Maria Bonaventura archivia la querela per diffamazione presentata dall’editore contro il giornalista. C’è molto lavoro per gli avvocati: per Varriale il civilista Carmelo Palumbo e il penalista Francesco Pio Porta; per Geremicca e per il Cormezz sul versante civile Luca Maione e sul penale Giovanni Geremicca, fratello di Fabrizio. Il 18 novembre si firma finalmente l’accordo che azzera tutto: Varriale versa 30mila euro a Geremicca e 10mila al Cormezz, con un contributo alle spese di settemila euro all’avvocato Maione, mentre l’avvocato Geremicca ha rinunciato al compenso.
“È una vicenda lievitata, anche per una mia reazione a caldo; - dichiara Varriale – e ho ritenuto doveroso riconoscere un indennizzo. Nel corso delle varie cause ho avuto modo di conoscere la mia controparte e i suoi legali e l’ostilità si è svaporata. Sono perciò lieto che, grazie al lavoro corretto degli avvocati, il contenzioso si sia chiuso, anche per il rapporto di amicizia che da anni ho con Marco Demarco”. |